Il mio viaggio infinito
Premi a lungo le tue labbra
sul mio collo reclinato.
Labbra che sanno di vento
e di navi che han salpato.
Indugiate sul mio seno,
mani grandi, mani sapienti.
Mani che sanno l'amore
e conoscono il tormento.
Guardami dritto negli occhi
mentre mi prendi e mi spossi.
Occhi beffardi e sereni,
echi di dune e di treni.
Ancora a lungo ci amiamo
tra queste sete sgualcite,
poi ti abbandoni nel sonno,
così uomo, tanto bambino.
Sei il mio viaggio infinito,
le strade non intraprese,
l'intelligenza del corpo
che finalmente si è arreso.
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