Lei era una donna educata, serena, appagata. Solo quando tentavo di dimenticarla sobbalzava nella mia memoria in modo prepotente, occupando tutti gli spazi vuoti del mio cuore. Era entrata nella mia anima con radici forti, nel terreno giusto.
Una madre può avere più di trecento anni, ma una madre è un amore infinito, un Dio in Dio eterno, è amore eterno, una luce amorevole che custodisce i figli e dirige i loro passi in questa dura realtà chiamata mondo.
Non sei qui, eppure ogni sorriso che mi regali mi respira dentro.
Quante volte ti penso, quante volte ti ritrovo nel mio cuore. E mentre rivedo il tempo passato insieme cresce in me la speranza che questo valga anche per te.
Mi manchi e non trovo l'antidoto: non sono i chilometri ad allontanare due persone, il più delle volte è solo l'orgoglio l'artefice della distanza. Certo, puoi alleggerire la mancanza carezzandola con le parole, con il pensiero, ma resta comunque qualcosa che continua a legare inspiegabilmente due persone per sempre.
Avrei voluto parlarti, dirti tutto ciò che provo, ma in quello stesso istante salutandoti io muoio, muoio nel vederti andar via, perché so che non basterà vivere un giorno senza amore, un giorno senza te. Si dice che con un saluto tutto inizia e tutto finisce, ma spiegami adesso come farò a dimenticarti per non pensarti più.
Ricordo ancora ogni tuo profondo sorriso e quello sguardo perso nel vuoto quando ti ero vicino. Non mi importava se il tempo riuscisse ad avere la meglio prima o poi, io ero lì con te ed eravamo noi. Crescendo ho imparato il valore di quelle tue pause, riflessi incondizionati ai miei pensieri.
Ho imparato ad aspettare il tempo necessario per riempire quei momenti di profondo sconforto, e ancora non so cosa possa essere un ricordo. Ho un'immagine che porto sempre con me, di te, e sembra strano ma quel tuo volto ancor mi riempie le giornate, mentre il tempo scorre inesorabile e mi ricorda il perché, il perché tu sia andato, mentre io sono qui che tengo nelle mani quel sorriso, di te. Mi ricorda quella pausa tra le parole e quel vuoto che ora è qui con me.
Essere libero ma non avere Lei: una prigione senza sbarre.
Cercami con il pensiero perché il mio amore torni a vivere, non lasciarlo impolverare dal tempo seppellirlo dai giorni. Ho bisogno di quella luce, dei tuoi occhi, perché il mio cuore possa ritrovare il tepore che lo scaldava.
Non dormo più, e quando ci riesco il divano mi fa da letto. Non so cosa sia un sorriso vero. Non so più cosa si provi a uscire di casa, andare al bar, prenotare un tavolo al ristorante. Non vivo più perché mi manchi, mi manchi tu.