Anche se adesso siamo così lontani, raramente passa un giorno senza che io ringrazi la vita il destino o chiunque sia di averti incontrato, hai risvegliato la parte migliore di me di cui non sospettavo nemmeno l'esistenza. Ma adesso il distacco è necessario perché tutto questo serva a qualcosa.
Quando comincia il mio silenzio significa solo una cosa: bye bye.
Ti ho dato troppo quando in realtà non meritavi niente. Ti ho tenuto stretto a me quando avrei dovuto lasciarti andare via.
È un beccheggiar di stelle, ancorate al suolo dalla tua partenza, la mia triste canzone.
Ti stai allontanando talmente tanto che non assomigli quasi più neanche ad un ricordo.
Io ricomincio sempre. A ridere, ad amare, a sentire la sabbia tra le dita. A mangiare il gelato, a prendere la rincorsa, a sfidare il vento. Ricomincio anche questa volta, come tutte le altre, anche senza te.
Ti avevo chiesto sincerità, non bugie. Ti avevo chiesto coerenza tra fatti e parole, invece solo chiacchiere al vento. Ti avevo chiesto amami se è me che vuoi, invece sei stato solo assenza. Adesso ti chiedo lasciami, non voglio star male ancora. Ho già dato alla vita, non voglio aggiungere altri giorni tristi.
Ti conosco nel ricordo, ti evito nel presente, ti rinnego per il futuro.
Non è stato facile dirti "addio". Ma sei stato il "vaffanculo" più sincero della vita mia.
Sto male pensando a te, per via del fatto che non si possa stare insieme, ma basta vederti che d'un tratto mi fai stare bene. Con il tempo, forse, potrai anche andartene dai miei pensieri, ma non dal mio cuore.