Tremila vittime, innocenti morte per un'assurda idea, tremila vite strappate a mogli, madri, padri, figli... tremila vittime che ci guardano lassù, sperando che il loro sacrificio ci abbia insegnato che l'amore, la comprensione e il rispetto possano vivere ogni giorno nei nostri cuori.
E come duemila anni fa, tu nascerai in una notte avvolto dalla nostra povertà e dal nostro desiderio di avere un condottiero che ci liberi dai malvagi e dai potenti. Signore, che la tua nascita invece ci porti l'umiltà di avvicinarci agli altri, di saper chiedere perdono e di saper amare. Buon Natale anche a te bambino appena nato.
Dell'amore si è detto tutto, si sono scritti poemi e poesie, eppure l'amore si racchiude in una sola parola: "Donare".
Stamattina, ti lascio una carezza affinché nessuna lacrima possa solcare il tuo viso, un abbraccio, affinché il calore dell'amore possa scaldare il tuo cuore un sorriso, affinché la tua vita possa essere sempre radiosa. Buongiorno.
Che tu abbia un giorno benedetto dalla felicità e che ogni minuto sia scandito da un sorriso, ogni ora da un abbraccio e ogni secondo dall'amore. Buongiorno.
Troppe volte soffriamo inutilmente per seguire le ragioni della mente dicendo addio a chi ci ha ferito, quando basterebbe seguire le parole del cuore e perdonare.
Che nessuna notte possa rubare la bellezza dei tuoi sogni e nessuna oscurità possa nascondere la bellezza del nuovo giorno che nascerà buonanotte.
La notte è una barca e i tuoi sogni i remi che ti porteranno lontano verso luoghi meravigliosi. Buonanotte.
Che i tuoi sogni non abbiano mai fine. Che tu non perda mai la voglia di sorridere. Che ogni tua battaglia si concluda con una vittoria. Buonanotte.
Mancano pochi giorni e sarà Natale! Le maschere del buonismo, del perdono, sono quasi pronte e in molti le indosseremo la mattina appena svegli, per poi strapparle a mezzanotte. Il 25 dicembre, saremo pronti ad abbracci e sorrisi e a nascondere per un giorno i sentimenti più bui che normalmente ci travolgono e si agitano in noi. Abbiamo perso lo spirito della verità, della sopportazione, della pazienza, del dare agli altri e viviamo in uno stato di perenne agitazione e scontentezza. Abbiamo perso la voglia di credere e la sicurezza. Viviamo in uno stato di perenne lotta, in un oblio tra l'essere e l'apparire. Allora il mio augurio è quello di ritrovare il vero senso della vita, la nostra vera essenza di uomo, di riscoprire che oltre un corpo, abbiamo ancora un cuore e un'anima.