Scritta da: dolce bimba
Il mio amore per te è come quello della luna per il sole. Lei lo ama, ma si nasconde, per non interferire nella sua vita, per lasciarlo scegliere, per paura; ed esce allo scoperto solo di notte quando lui è andato via, ma poi, certi giorni, si scorge nel cielo il pallore della luna anche di giorno, perché voleva vedere in faccia il suo amore, sperando che lui capisca ciò che lei prova.
Anonimo
Composta mercoledì 22 agosto 2012
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    Scritta da: Magda
    Ricordi quando mi dicesti che con me immaginavi il tuo futuro? Non so quanto peso tu abbia dato a quelle parole, né se ci credessi veramente, ma io ci ho creduto e da ingenua e ottusa ho cominciato a sognare questo futuro! Un futuro che non ha avuto neanche il tempo di fiorire, stroncato quando ancora era un bocciolo.
    Ricordi quando mi dicesti di essere felice perché stavamo cominciando a diventare un tutt'uno? Lo ero anche io! Ero così felice da non riuscire a trattenermi, ricordo quel mese come uno dei più belli della mia vita.
    Ricordi quando stavamo stretti su quel divano? Amavo sentire il calore del tuo corpo, il profumo della tua pelle.
    Ricordi quando mi hai disegnato e spiegato come funziona la pila? Conservo ancora quel disegno come l'unico ricordo di te, l'unica cosa che mi conferma che tutto ciò che ricordo è veramente accaduto.
    Ricordi quando rimanevamo immobili per qualche istante, prima di riprendere ognuno la proprio identità? Era uno dei momenti che preferivo, sentire il tuo respiro accelerato e il tuo cuore pulsante. Sapevo che eri vivo, sapevo che eri mio.
    Ricordi il luccichio dei miei occhi quando stavamo insieme? Da ciò avresti dovuto capire quanto ci tenevo a te.
    Ricordi quando ho pianto sulla tua spalla? Non sono riuscita a trattenere lo sconforto per il fatto che stavamo insieme ma non eri mio, lo sentivo nell'aria, non eri più mio!
    Ricordi quando i nostri sguardi si sono incrociati alla stazione? Lì ho capito che non era finita, che sarebbe successo qualcosa, e infatti non mi sbagliavo.
    Ricordi la tua telefonata? Il mio cuore pulsava a tremila, non riuscivo a credere fossi tu.
    Ricordi come tutto si è distrutto? Ne porto ancora le ferite.
    Forse non ricordi neanche la metà di questi eventi che hanno fatto parte della nostra storia, io invece ho ogni singolo attimo di noi stampato nel cervello e nel cuore.
    Se ripenso a te provo una rabbia immensa per tutto quello che è successo, vorrei farti sopportare quello che ho patito io per mesi, farti provare il mio stesso dolore.
    Ma quando ti vedo anche solo da lontano crolla la mia barriera e dimentico tutti i miei propositi, capisco solo che vorrei venirti incontro, prenderti per mano e dirti col sorriso: "Finalmente sei tornato, amore!"
    Anonimo
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      Scritta da: Cemento Disarmato
      Io perché ti sorrido, perché? Se ho la marea dentro. Perché sorrido a te, nel momento in cui dovrei farti male. Perché spreco sorrisi per te?
      Io, che non dovrei neanche incontrarti nei miei occhi, perché sorrido? Tu perché rispondi ai miei sorrisi, non dicendo nulla?
      Perché ci stiamo sorridendo, se dentro abbiamo cemento?
      Perché spreco parole, pensieri e sorrisi per un interlocutore che non dice nulla?
      Ragioniamoci: non possiamo rimanere indifferenti, tira per aria le sedie, buttiamo giù qualsiasi cosa, facciamo il finimondo ma parliamoci.
      Dimmi che cosa mai ci manca, ora. Che cosa vuoi, da noi. Perché quelle parole silenziose poi si assomigliano, diventando mutismo. Ed io non voglio che rimaniamo zitti a farci male.
      Voglio urlartelo, farmelo urlare. E poi far finta di niente, non ricordare niente.
      Anonimo
      Composta martedì 3 luglio 2012
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