Ma niente paura... molte donne imparano ad abracciarli questi parassiti. Gli danno un nome, gli mettono dei bei vestitini, li portano al parco, con altri parassiti.
Wilson: [parlando attraverso un microfono ad House che si sta sottoponendo a Risonanza Magnetica] House, è Dio che ti parla. House: Ascolta, sono un po' impegnato adesso. Non credevo di parlare durante un esame. Hai tempo giovedì? Wilson: Fammi controllare... oh, ho una peste giovedì. Cosa ne diresti di venerdì? House: Dovrò controllare con Cameron. Wilson: Oh, dannazione. Lei vuole sempre sapere perché accadono le brutte cose. Così anche questa volta le dovrò una nuova risposta. [Entra Cuddy] Cuddy: House! House: Veloce Dio fai scomparire la strega cattiva!
Vorrei farti sapere che ti ho salvata. Non quando contava ovviamente, ma... dopo la tua morte. Ogni notte dopo quel giorno. Rivivo tutto... e faccio sempre qualcosa di diverso. Qualcosa di più veloce e più furbo, capisci? Dozzine di volte, in tanti modi diversi... Ogni notte, io ti salvo.
Veronica: Ricordami... perché abbiamo rotto? Logan: Eri convinta che l'erba dell'altro ragazzo fosse più verde. O forse era qualcosa sul fatto che sono troppo uomo? No, aspetta! Eri tu. Tu eri troppo uomo.
Sei tu la persona che voglio vicino a me quando i miei sogni si realizzeranno e sei tu quella che voglio vicino a me se non dovessero realizzarsi. Mi basta avere te... e nient'altro ha importanza.
Pacey, riguarda il modo in cui mi hai portato la valigia giù dall'autobus ieri... riguarda il modo in cui quando andiamo al cinema e vai a comprare i pop corn, mi metti sempre un tovagliolino sulle gambe per evitare che mi pulisca sui jeans... e riguarda il modo in cui quando abbiamo giocato a mini golf hai sempre tirato per primo per indicarmi il percorso; mi hai insegnato a guidare... e l'anno scorso al ballo sapevi che il braccialetto che avevo era di mia madre... mi hai baciato una prima volta e la seconda volta hai contato fino a dieci prima di rifarlo nel caso avessi avuto intenzione di fermarti; mi hai comprato un muro, siamo stati su una barca per tre mesi... e tu hai capito senza che io parlassi che non ero pronta... non chiedi perché adesso lo sono? Conterò fino a dieci, e poi comincierò a baciarti... se non vuoi che continui... devi solo fermarmi.
- Damon: Devi essere Elena. Sono Damon, il fratello di Stefan. - Elena: Non mi aveva detto di avere un fratello. - Damon: Stefan non è uno che se la tira.