Credo al doppio suono del campanello del padrone di casa che vuole l'affitto ogni primo del mese; credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non sta in piedi; credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa; credo che non sia tutto qua, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio...
Sergente Hartman: E tu che scusa hai? Soldato Cowboy: Signore, scusa di che, signore? Hartman: Le domande qui le faccio io fino a prova contraria, sono stato chiaro? Cowboy: Signorsì, signore. Hartman: Bene, grazie mille, ti dispiace se comando io per un po'? Cowboy: Signorno, signore. Hartman: Sei un po' emozionato, sei un po' nervoso? Cowboy: Signorsì, nervoso, signore. Hartman: Sono io che ti rendo nervoso? Cowboy: Signore? Hartman: Signore cosa, avevi mica intenzione di darmi dello str**zo? Cowboy: Signorno, signore. Sergente Hartman: Quanto sei alto soldato? Soldato Cowboy: Signore, 1 e 73 signore. Sergente Hartman: 1 metro e 73? Prima non facevano pile di merda così alte... cerchi anche di fregarmi qualche centimetro?! Eh... è chiaro, io dico che la parte migliore dello schizzo da cui sei nato è colata tra le chiappe di tua madre ed ha macchiato il materasso. T'hanno fatto con lo scarto! Da dove ca**o vieni comunque soldato? Soldato Cowboy: Signore, Texas Signore. Sergente Hartman: Strano io ho sempre saputo che nel Texas ci nascono solo tori e checche, soldato Cowboy. Tu l'aria del toro non ce l'hai neanche un po' e quindi il cerchio si restringe! Tu succhi i ca**i? Cowboy: Signorno, signore. Hartman: Ci soffi dentro per gonfiarli? Cowboy: Signorno, signore. Hartman: Io scommetto che tu sei uno di quegli ingrati che lo mette in c**o a qualche poveraccio senza neppure dargli la cortesia di menarglielo davanti per sdebitarsi. Ti terrò d'occhio.
Ehi non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa, neanche a me! Ok? Se hai un sogno tu, lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non lo sai fare. Se hai un sogno inseguilo. Punto!
Chuck: Questo è l'ultimo posto in cui avrei immaginato di trovarti. Blair: Sparisci, vattene Chuck, ho avuto l'ordine di evitarti direttamente da Dio. Chuck: Potresti evitarmi dopo la colazione. Blair: Scusami ma è tradizione che il giorno prima del mio compleanno vada dal gioielliere per fare una lista per Eleanor e... Chuck:... Nate, ah non penso che ti canterà happy birthday quest'anno. Blair: Nessuno sa che Nate ed io abbiamo rotto e comunque le cose si sistemeranno, e non credo che il tuo migliore amico capirebbe se lo sapesse. Chuck: Se sapesse quanto ho goduto a togliere una certa cintura di castità nel retro di questa limousine. Blair: Da questo momento in avanti non si parlerà più di cosa è successo stanotte è tutto chiaro. Chuck: Non chiaro come il ricordo di te che mi facevi le fuse nell'orecchio e dicevi ancora e ancora. Blair: Beh cancella quel ricordo perché farò in modo che non accada mai più. Chuck: Ci vediamo alla tua festa stasera. Blair: Sei ufficialmente non invitato. Chuck: Non mi fermerà nulla.
Chuck: Sei pronta per il regalo? [Blair lo prende per i capelli] Se vuoi giocare duro tutto ciò che devi fare è chiedere Blair: Mi disgusti Chuck: Tu continua a credere di dover stare con Nate altrimenti, il mondo finirà affrontalo è finita Blair: Mi sembri un fidanzato geloso Chuck: Sì giusto, lo vorresti Blair: No, tu lo vorresti Chuck: Ti prego dimentichi con chi stai parlando Blair: Anche tu, io ti piaccio? Chuck: Definisci piacere Blair: Tu, tu vuoi prendermi in giro, io non ci posso credere Chuck Chuck: Che cosa credi che senta ora, non ho dormito, ho la nausea come se avessi qualcosa nello stomaco che svolazza Blair: Le farfalle. Oh no, no, no no questo non sta succedendo Chuck: Credimi nessuno è più sorpreso e pieno di vergogna di quanto lo sia io Blair: Chuck tu lo sai che adoro tutte le creature di Dio e le metafore che esse ispirano ma queste tue farfalle devono essere uccise Chuck: Bene, non era così grandioso comunque Blair: Grazie.
Eccomi là. Cioè Alex e i miei tre drughi. Cioè Pit, Georgie e Dim. Eravamo seduti nel Korova milkbar arrovellandoci il gulliver per sapere cosa fare della serata. Il Korova milkbar vende "latte+", cioè diciamo latte rinforzato con qualche droguccia mescalina, che è quel che stavamo bevendo. È roba che ti fa robusto e disposto all'esercizio dell'amata ultraviolenza.
Perché io so che ci sono persone che dicono che queste cose non esistono, e che ci sono persone che quando compiono diciassette anni dimenticano com'è averne sedici; so che un giorno queste diventeranno delle storie e le immagini diventeranno vecchie fotografie, e noi diventeremo il padre o la madre di qualcuno, ma qui, adesso, questi momenti non sono storie, questo sta succedendo, io sono qui, e sto guardando lei... ed è bellissima. Ora lo vedo: il momento in cui sai di non essere una storia triste, sei vivo, e ti alzi in piedi, e vedi la luce dei palazzi, e tutto quello che ti fa stare a bocca aperta. E senti quella canzone, su quella strada, insieme alle persone a cui vuoi più bene al mondo, e in questo momento, te lo giuro, noi siamo infinito!