Step: "Si può fumare qui dentro?" Paolo: "Preferirei di no... Ma che fai, l'accendi lo stesso?" Step: "È il preferirei che ti ha fregato." Paolo: "Vedi... Sei cambiato. E in peggio."
Step: "È buonissima, grazie, perfetta, fredda al punto giusto. Portata da lei poi, sembra proprio quella birra della pubblicità." Eva (hostess): "Ma mi tolga una curiosità, qual è la prima cosa che dimenticherà?" Step: "Forse com'era vestita..." Eva (hostess): "Non le piace la nostra divisa?" Step: "Molto. È che la immaginerò in maniera diversa..."
Step: "Eva è un bellissimo nome." Eva (hostess): "Grazie." Step: "Lei è un po' come la prima Eva, lei mi tenta... Ma è una tentazione lecita. Posso avere un'altra birra?" Eva (hostess): "Ma è la terza..." Step: "E certo, se continua a passare così... Io bevo per dimenticarla... Ma conta sempre quello che bevono tutti, o sono io che le sono rimasto particolarmente impresso?" Eva (hostess): "Decida lei. Sappia che è l'unico che ha chiesto una birra."
Paolo: "Ecco, lo sapevo, lo sapevo! Ma come mai con te finisce sempre così?" Step: "Ma che dici! Se la macchina l'ho appena presa!" Paolo: "Volevo dire che con te non si può mai stare tranquilli!" Step: "Ok... Va bene adesso?" Paolo: "Niente da fare, con te non c'è mai un attimo di tranquillità." Step: "Ma dai, lo sai benissimo che stavo scherzando. Non stare lì a preoccuparti, sono cambiato." Paolo: "Ancora? Ma quanto sei cambiato?" Step: "Questo non lo so, sono tornato a Roma per verificarlo."
Paolo: "Ehi, Step, fatti un po' vedere? Mazza come stai bene. Sei dimagrito?" Step: "Sì. In America fanno un altro tipo di allenamento in palestra. Moltissimo pugilato. Ai primi incontri ho capito quanto siamo lenti qui a Roma." Paolo: "Sei definitissimo." Step: "E da quando in qua ti sei imparato 'sti termini?" Paolo: "Mi sono iscritto in palestra." Step: "Non credo alle mie orecchie. Era ora! Ma come, mi facevi tutte quelle storie. Ma che perdi tempo in palestra, che ti importa del fisico e tutte... E alla fine che fai?" Paolo: "Mi ha convinto Fabiola." Step: "Ah, ecco. Vedi, Fabiola già mi piace." Paolo: "Ha detto che stavo seduto troppo e che un uomo deve decidere chi è fisicamente a trentatré anni." Step: "A trentatré anni?" Paolo: "Ha detto così." Step: "Allora avevi ancora due anni di libertà." Paolo: "Ho preferito non essere nella regola perfetta." Step: "E brava Fabiola... E dove ti sei iscritto?" Paolo: "Alla Roman Sport Center." Step: "Anche questo l'ha deciso Fabiola?" Paolo: "No... Io... beh, la verità è che anche lei era già iscritta là." Step: "Ah, ecco..."
Antonio: guarda che io so riconoscere una donna quando fa la dura per non mostrarsi fragile, quando è una che piange spesso ma che si farebbe ammazzare pur di non piangere in pubblico, una che si veste come un sergente, ma è fatica sprecata perché sei così bella, una che si tocca sempre l'orecchio destro tutte le volte che è in difficoltà...
Step: "E chi ti riconosceva!" Pallina: "Allora come sto? Sono dimagrita eh, e il capello corto ti piace? Che ne dici? Questo taglio lo conosci?" Step: "No assolutamente." Pallina: "Cazzo! Ma dai, questa è l'ultima moda! Ma come, proprio tu che sei stato in America e non lo sai! Sono fashion! L'ho copiato da Cosmopolitan e Vogue. Hai presente Angelina Jolie e Cameron Diaz, ecco, le ho mischiate e superate! Quanto mi sei mancato, Step." Step: "Anche tu." Pallina: "Ehi, pure tu stai una favola. Fatti vedere. Sei dimagrito. Questi ci sono ancora? Eccome se ci sono... E più che mai!" Step: "Ahia, ferma." Pallina: "Mazza come stai messo. Vieni che ti presento. Questa è la mia amica Giada." Step: "Ciao." Pallina: "Lui è Giorgio e lei Simona... Andiamo bene. Manco sei arrivato che già fai una strage... Mah... Eccola lì... È andata. Andiamo anche noi, và. Noi entriamo a farci una birra. Oh, caso mai dopo ci raggiungete, eh? Che dobbiamo parlare dei tempi passati."