Post di Silvia Nelli

Disccupata, nato giovedì 14 giugno 1973 a Pisa (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritto da: Silvia Nelli
- La parte migliore di te -
Lei non muore mai, ma solo apparentemente si nasconde.
Rimane vigile sotto il peso del tuo vissuto, non chiede di tornare alla luce e seppure a volte appare sciocca e ingenua, sa che non sei pronta e silenziosamente "aspetta".
Ti ascolta dalle pieghe più profonde dell'anima, colorandosi di ricordi che non si rassegna a lasciar andare.
Rimane calma perché sa di appartenerti ed è certa che mai la lascerai morire completamente. Non ti rinfaccerà di averla nascosta e dimenticata, sente ciò che vivi, ciò che provi...
Non sembra, ma è accanto a te quando attraversi il tuo "Inferno", ti tiene la mano quando precipiti, combatte al tuo fianco le tue guerre interiori e ti scuote quando sente che stai per mollare.
Poi un giorno...
Tutto si spegne, la tempesta si paca, i pensieri si fanno silenzio e la guerriera che è in te depone finalmente le armi.
Sarà quello il momento in cui la sentirai rinascere.
Comincerà a risalire dalle profondità dell'anima e tornerà a scorrerti nelle vene, sotto pelle, fin dentro le ossa.
Avrà perso sicuramente qualcosa anche lei in questa guerra, ma avrà sicuramente conquistato medaglie che in pochi possono permettersi di indossare.
Lei! La parte migliore di te...
Quella parte che spesso hai donato e sprecato e che adesso è tornata dicendoti: "Nessuno oserà separarci ancora".
Silvia Nelli
Vota il post: Commenta
    Scritto da: Silvia Nelli
    - Fragili e deboli -

    Sono piccole e trasparenti agli occhi di un mondo che corre troppo veloce per notarle. Rallentano il passo per paura di apparire e di ricevere ancora delusioni.
    Camminano su strade grigie di un mondo tutto loro e accompagnate dal loro dolore, si dissetano con le loro stesse lacrime e si nutrono della propria solitudine.
    La maggior parte delle volte rimangono in silenzio anche quando di cose da dire ne avrebbero tante.
    Non si aspettano niente le persone "fragili".
    Loro sono creature messe all'angolo da un mondo materialista, fatto di apparenza, opportunismo e cattiveria. Lasciano che le parole gli scavino in profondità, fino a ferirle in modo irrimediabile. Non si ribellano quasi mai, semplicemente accettano... Consapevoli di esser privi di quella forza che non sono mai stati capace di trovare.
    Poi ci sono loro:
    Quelli che fanno leva sui punti deboli dei fragili e fanno di essi il loro punto di forza. Ne approfittano per vederli crollare, sentirsi forti e invincibili.
    Hanno un vocabolario ricco di parole cattive e denigranti e un bagaglio di trofei inesistenti di cui si vantano.
    Camminano sicuri in apparenza, ma lasciano una scia che sa di fango... Quel fango che non vogliono mostrare e ci colorano la vita dei fragili come per liberarsene.
    È ridicolizzando e distruggendo gli altri che vivono le persone "deboli" consapevoli della loro pochezza e del loro esser niente, nomadi in un mondo in cui non hanno saputo costruire niente.
    Incapaci di accettare i loro fallimenti, godono nel vedere gli altri cadere sotto i propri colpi, esseri poco umani e apparentemente "grandi" solo grazie alla cattiveria e a quella violenza fisica o verbale che adoperano come unica teoria di vita.
    Se sei una persona fragile, pensaci bene prima di definirti niente!
    La fragilità' è un abito che indossa valori...
    La debolezza è l'abito di chi valori non ha.
    Silvia Nelli
    Vota il post: Commenta
      Scritto da: Silvia Nelli
      Nutro stima per tutte quelle donne che non si giudicano e non si calpestano. Donne che sono consapevoli dei loro pregi e difetti, dei loro limiti e amano arricchirsi stando vicino ad altre donne semplici e vere come loro.
      Le ammiro e le sosterrò sempre perché fonte di grande insegnamento che proviene da un animo puro e umile. Loro non ti feriranno mai "vomitandoti" in faccia i tuoi difetti fisici per feriti e non rideranno mai dei tuoi limiti. Non si sentiranno mai in competizione con te, sanno di "Essere" e non gli serve l'approvazione di coloro che non ammirano. Amo quelle donne che non nutrono invidia, ma vivono di complicità e di quel sostegno reciproco che le rende ancora più grandi.
      Silvia Nelli
      Vota il post: Commenta
        Scritto da: Silvia Nelli
        Un viaggio incredibile.
        Qualcosa che resta sotto pelle, impresso nella mente... Capace di scorrerti in eterno nelle vene.
        Un viaggio fatto di grandi rinunce che diventeranno la strada verso occasioni migliori.
        Tra omissioni e parole vomitate senza freni.
        Lacrime, dolori e sacrifici come unica strada verso il sorriso, la serenità, la conquista.
        Un inferno dentro il quale sei arrivata a perdere tutto per poter ritrovare te stessa e tornare alla luce.
        Un viaggio iniziato inconsciamente...
        Le spaventose salite ti hanno bruscamente aperto gli occhi, costringendoti a guardare in faccia quel vuoto che ti portavi dentro. Le ripetute cadute hanno fatto riaffiorare dolori che credevi dimenticati. Pioggia e vento ti hanno travolta, senza concederti mai una tregua e trascinata via dalla corrente, hai perso l'orientamento.
        Dentro a quella tempesta, ti sei quasi arresa, abbandonandoti al tuo destino in attesa della fine...
        Hai chiuso gli occhi... Un attimo, solo un attimo...
        Tra le lacrime ti sei ricordata bambina.
        Una bambina amata dentro l'abbraccio di sua mamma, al sicuro per mano al suo papà, dispettosa, felice e spensierata con suo fratello. Hai sorvolato con la mente i tempi della scuola e le risate con i compagni, fino a rivedere nei tuoi occhi quella luce e quell'energia che non ti abbandonava mai. Hai riabbracciato i tuoi amici e hai sorriso nel vederti correre con loro verso il domani... Invincibile e inarrestabile.
        "Ne vale la pena"? Ti sei domandata.
        "Veramente quella" me "non c'è più"? Ti sei chiesta.
        Un attimo... è stato solo un attimo, ma è bastato a far scattare in te quel qualcosa che ha spinto la tua mano fuori dalla tempesta e con disperazione, si è aggrappata alla poca forza che aveva.
        Hai assaporato la fine e il suo sapore disgustoso, ma in quell'attimo hai ricordato il sapore della libertà, la pace della serenità, il profumo dell'aria e la bellezza della luce.
        Sei tornata ad osservare le piccole cose: la bellezza di un tramonto, la maestosità del mare, il rumore del vento e quanto sia prezioso e talvolta amico il silenzio della notte.
        Hai apprezzato la solitudine, facendo di essa qualcosa di unico, perché non si è mai soli se si sta bene con se stessi. Hai guardato chi ormai si era allontanato dalla tua vita e sorridendo hai detto loro: "Grazie". Hai capito finalmente che non tutti sono degni di restare.
        Sei corsa incontro a coloro che erano invece rimasti lì e senza alcun ripensamento, hanno aspettato sperando di vederti tornare. Hai amato e ringraziato Dio nel vedere i loro volti indossare un sorriso sincero e i loro occhi brillare di gioia nello scoprire che non ti avevano persa. Hai abbracciato di nuovo tua mamma e hai stretto la mano di tuo padre più forte che mai. Hai guardato tuo fratello negli occhi e hai capito che vicini o lontani sarà sempre uno dei tuoi punti fermi.
        Hai chiuso di nuovo gli occhi e guardandoti dentro, hai visto che quel vuoto non c'era più... Hai sorriso e lasciato che una lacrima colma di emozioni, scivolasse libera mentre le braccia si alzavano verso il cielo in segno di vittoria.
        Adesso lo sai...
        "la vita è un viaggio incredibile".
        Silvia Nelli
        Vota il post: Commenta
          Scritto da: Silvia Nelli
          Ho provato ad essere tollerante con tutti.
          A lasciar correre modi, toni e situazioni che non condividevo e che talvolta mi ferivano.
          Ho provato a rimanere gentile con tutti, indossando per educazione la classica "Buona faccia a cattivo gioco", ma non ci sono riuscita.
          Purtroppo non so fingere e mi è impossibile anche solo mantenere il minimo rapporto con coloro che non mi piacciono. Ho scelto di essere me stessa perché è l'unica cosa che so fare veramente e in base a questo, ho scelto coloro che ritengo degni di far parte di quella strettissima cerchia che sa dare senso e colore alla mia vita. Ho scelto di non accontentarmi e di non adeguarmi perché ritengo che con alcune tipologie di persone io non possa avere niente in comune, da spartire e condividere. Ogni scelta ha il suo prezzo, basso o alto che sia e io sono pronta a pagarlo. Lascerò che diano pure il loro giudizio, criticando le mie scelte, ma lo faranno lontane dalla mia persona e fuori dalla mia vita... e proprio perché ne resteranno fuori, non sarà un mio problema il loro pensiero.
          Silvia Nelli
          Vota il post: Commenta
            Scritto da: Silvia Nelli
            - IL KARMA
            Una strana parola che fino a pochi anni fa mi era del tutto indifferente e non rientrava nel pacchetto delle mie aspettative future. Un atteggiamento cinico e indispettito era la risposta a chi pronunciandola, con il sorriso sicuro e rassicurante, diceva: "Aspetta e vedrai... Tutto torna prima o poi"!
            Il tempo passava e io continuavo ad incontrare persone e situazioni "Sbagliate", a vedere sogni cadere e aspettative andare in frantumi. Come ognuno di noi sa, il tempo non si ferma, per questo ha continuato a passare e a scorrere indisturbato... Oggi ci tengo a dire che devo ricredermi!
            Non lo dico per me, ma perché sono certa che il mio scetticismo lo hanno avuto e lo avranno ancora in molti...
            Ad un certo punto della mia vita, poco a poco le cose hanno iniziato a prendere un altro giro, proprio come se la ruota si fosse improvvisamente fermata e avesse iniziato  a girare nel verso opposto... Quello giusto.
            Non l'ho capito subito, anzi a dire la verità forse solo poco tempo fa me ne sono resa conto. Però vi dico che ho visto la mia vita ricostruirsi quasi da sola... Occasioni giuste, persone giuste e momenti giusti hanno in poco tempo ricostruito l'impensabile. Poco a poco tutto ciò che era andato polverizzato a terra, ha nuovamente preso vita come a ricompensa di ogni sacrificio fatto e grazie al sudore, alle lacrime e al dolore di ogni  singolo  giorno passato, i sogni e i progetti hanno iniziato a concretizzarsi, molti pezzi di me a tornare a vivere... Io stessa a credere!
            Oggi so che se sai aspettare, se ci credi e fai del tuo meglio, continuando a credere e praticare il "Bene" tutto torna. E' Proprio così, come spesso ci viene detto:
            "Ciò che semini, raccogli"!
            Oggi non sento la necessità di sapere se coloro che a suo tempo hanno goduto nel farmi male o mi hanno ferita, offesa, derisa e colpita alle spalle, siano "Caduti", ma sono certa che prima o poi il tempo saprà darmi nuove risposte!
            Silvia Nelli
            Vota il post: Commenta
              Scritto da: Silvia Nelli
              Ecco che improvvisamente tutto attorno a noi cambia.
              Noi, che fino a ieri ci credevamo grandi, invincibili e con il mondo tra le mani, ci troviamo oggi a scontrarci con una realtà che ci costringe ad aprire bruscamente gli occhi.
              Ecco che tutte quelle cose che credevamo essere futili, piccole e insignificanti, oggi assumono una forma diversa e di estrema importanza.
              Avevamo dimenticato...
              Avevamo sottovalutato tutto!
              Era normalità camminare all'aria aperta, respirare quei primi tepori primaverili e l'odore del mare. Era routine il sole che sorge, un tramonto che nasce e un cielo pieno di stelle. Passava quasi inosservato il sorriso della gente che incrociava il nostro sguardo nella frenesia della quotidianità, che di sfuggita ci sorrideva o velocemente ci stringeva la mano in segno di saluto. Quel caffè preso al bar al mattino con i colleghi, i dieci minuti di ricreazione con i compagni di classe, un pranzo la domenica con mamma e papà o una pizza con gli amici più stretti.
              Tutto era scontato...
              Un nuovo giorno che nasce, la sveglia che suona e quel: "Nooo che balle è già ora"... Che ne seguiva. Anche un bacio, un abbraccio, il ritrovarsi... Tutto era scontato e normale. Anche viaggiare, andare ad un concerto e lasciarci fino all'ultimo filo di voce, ritrovarsi in piazza o al bar per un aperitivo e proseguire quasi fino al mattino per locali... Tanto che per divertirsi cercavamo sempre di più, cercando sempre di andare oltre quei limiti consentiti... Perché pensavamo di essere grandi, ma invece oggi capiamo quanto piccoli fossimo.
              Siamo solo un puntino in un mondo enorme che ci sta dimostrando in questo momento di non aver bisogno di noi!
              Ogni cosa è esattamente al suo posto...
              Il mare è ancora lì, splendido come sempre. Il sole sorge ogni giorno come ha sempre fatto e tramonta ancora con la sua maestosità. La notte è ancora magica, pronta a riempire il cielo di stelle e a far brillare la sua potente luna. La primavera e i primi tepori che regala sono arrivati come sempre e anche l'estate arriverà, calda e meravigliosa come al solito.
              Siamo noi a non essere più nel nostro mondo, nel nostro tempo e quella normalità scontata è venuta improvvisamente a mancare.
              Oggi, che il mondo si è praticamente fermato capiamo quanto ogni piccola cosa possa essere in realtà di una grandezza inspiegabile...
              Chiusi tra quattro mura, soli e nel silenzio.
              Solo i social e le tecnologie come computer, televisione e telefonini ci permettono di scambiare due parole, di sentire una voce familiare e sopravvivere a questo momento.
              Andiamo avanti ascoltando dati inquietanti, numeri che crescono, si fermano e tornano a crescere. Persone che se ne vanno, da sole senza l'affetto dei propri cari. Portate via dalle loro case, trasferite in ospedale dove troveranno la morte senza alcun supporto morale di chi li ama, senza un figlio, una madre o qualsiasi altra persona cara che stringe loro la mano. Mentre tutto questo accade, senti persone lamentarsi di dover stare a casa, chiuso tra quattro mura... Saranno anche quattro mura, ma sono quelle della loro casa, mura sicure, dove con un po' di pazienza, aiutati da tutte le comodità possono aspettare che torni il sereno.
              Manca...
              Manca abbracciare mamma e papà che anziani vedi per piccoli attimi quando vai a portar loro la spesa e le medicine, con la mascherina, i guanti e la dovuta distanza raccomandi loro di avere pazienza e di stare in casa, al sicuro perché andrà tutto bene.
              Manca vedere gli amici dei propri figli girare per casa, ordinare loro la pizza e se si fermano a dormire sentirli ridere fino alle quattro del mattino.
              Manca uscire, camminare e respirare...
              Mancano i baci, gli abbracci e tutti i contatti umani.,
              Manca ammirare quei tramonti che egoisticamente continuano a nascere, ricordandoti che loro non hanno bisogno di te per esistere.
              Manca il nostro lavoro, i nostri ritmi e ad alcuni forse anche il pane e i beni di prima necessità...
              Qualsiasi cosa possa mancarci, restiamo comunque a casa, al sicuro e proteggiamo la vita per non dover sentire anche la mancanza di quelle persone che amiamo e soprattutto per fare in modo che quando tutto questo sarò finito, possano essere lì ad aspettarci, lì pronte ad abbracciarci forte e non dimentichiamo che circa sedicimila persone se ne sono andate senza alcun abbraccio. Restare a casa, essere tra quelle quattro mura è una fortuna, ma anche un grande segno di rispetto verso tutti coloro che per noi si battono ogni ora, ogni minuto, ogni attimo. Un grande segno non solo di rispetto, ma anche di collaborazione verso medici e infermieri che combattono in prima linea per noi. Un segno di dovere verso tutti coloro che per noi rischiano e che in fondo l'unica cosa che ci chiedono è quella di restare a casa.
              Quando tutto questo sarà finito ricordiamoci di quanto importante sia la libertà, il rispetto e soprattutto di quanto tutto ciò che ci è mancato in questo periodo non è poi così scontato e banale.
              Ricordiamoci che la vita merita rispetto.
              Ricordiamoci di chi ci ha teso una mano, senza dimenticarci mai di coloro che invece hanno voltato lo sguardo altrove. Ricordiamoci anche quanto poco importante e indispensabile sia la nostra presenza su questa terra e quanto invece essa sia importante ed essenziale per noi.
              Ricordiamoci che cosa è l'italia e cosa significa essere italiani.
              Silvia Nelli
              Vota il post: Commenta
                Scritto da: Silvia Nelli
                Talvolta può succedere di imbattersi in qualcuno capace di mostrarti in modo così ampio e dettagliato quanto spesso, la capacità intellettuale possa essere appena percettibile, ossia praticamente assente. È strano come ancora io resti sbalordita nell'ascoltare parole senza un senso logico e fondamenta valide. Parole che non hanno né un inizio, né una fine, ma la cosa peggiore è che dopo averle ascoltate non so se ridere o piangere. Sono sempre stata dell'opinione che la bellezza del mondo è proprio il suo essere vario, mai banale e scontato, mai ripetitivo e che a dar colore ad esso sia proprio la diversità che ci contraddistingue. Tuttavia, ultimamente i colori che sta assumendo non mi piacciono molto. Parole cariche di stupidità, di convinzione e di presunzione. Persone che si auto eleggono superiori e per mostrare la loro "presunta" superiorità sono pronti a tutto. Menti meccaniche, che seguono la massa, prive di personalità e di valori.
                Io non so dove questo mondo si stia dirigendo, ma credetemi se vi dico che nel vedere tutto questo mi dispiaccio e resto senza parole. Ho sempre pensato che ognuno di noi vanta il diritto di scegliere chi e come essere, ma a tutto c'è un limite che non andrebbe mai superato. Quando i tuoi valori, le tue qualità le ostenti all'inverosimile, cercando di convincere chiunque tu abbia di fronte di quanto tu sia "Impeccabile", concedimi il beneficio del dubbio e quasi la certezza, che per me tu... Hai troppo da dire e ben poco da dimostrare.
                Silvia Nelli
                Vota il post: Commenta
                  Scritto da: Silvia Nelli
                  La vita insegna e da ottima maestra impartisce lezioni che non comprendi subito. Molte di esse le capisci col tempo, con l'età, la giusta esperienza e la maturità.
                  A volte tradisce le tue aspettative, ti lascia sfiorare le occasioni giuste nei momenti sbagliati lasciandoti un amaro in bocca che non dimenticherai facilmente.
                  Lei ti arricchisce sempre, a volte internamente e altre materialmente. Quale ricchezza ti verrà concessa non lo sceglie lei, ma saranno le tue priorità a farlo.
                  La vita è un gesto lieve, leggero... a tratti anche pesante.
                  T'insegna a tendere la mano, a chiederla nel momento del bisogno e a fare in modo che le tue spalle siano in grado di sopportare pesi a volte quasi insostenibili.
                  Lei non perdona e prima o poi, come se fossi di fronte ad uno specchio, saprà mostrarti chi sei veramente. Saprà darti molto se hai saputo donare senza pensare solo a te stesso/a e saprà toglierti in egual modo se avrai preteso, tradito e ingannato.
                  Lei non ti dirà mai: "Non farlo"...
                  Le scelte appartengono solo a te. Lei ti è stata donata e sarai tu stesso a gestirla e a sceglierne il percorso.
                  La vita a volte è "Bastarda", ma se la rispetti saprà ripagarti... Se la calpesti, prima o poi chiederà giustizia.
                  Silvia Nelli
                  Vota il post: Commenta