Post di Silvia Nelli

Disccupata, nato giovedì 14 giugno 1973 a Pisa (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritto da: Silvia Nelli
Fate pure i santi, i perfetti, i totalmente educati e raffinati. Siate pure persone calme, razionali al massimo e mai fuori luogo. Continuate pure a vivere le vostre vite spesso tenute in piedi da una finta realtà. Fatta di amori eterni e infedeli. Io continuo ad essere la rompi balle che sono, la pazza e l'impulsiva. Io vivo d'istinto, di emozioni e sensazioni. A pelle sento, con la mente penso, con il cuore amo e in certe cose la razionalità non vincerà mai. Io amo la mia vita imperfetta, piena di casini e fatta di pochi amici... Quelli veri però! Amo il mio essere single, perché storie fasulle ne vedo già troppe attorno a me, e credetemi a volte stanno in piedi per miracolo. Preferisco godermi la vita e aspettare la persona giusta. Amo me stessa e il tempo che mi dedico per me non è mai sprecato. Sono testarda e assai diffidente. Arrivare a me non è impossibile, ma entrarmi nel cuore, conquistare la mia fiducia, la mia stima e riuscire a restare nel mio mondo, credetemi è maledettamente difficile.
Silvia Nelli
Composto martedì 21 novembre 2017
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    Scritto da: Silvia Nelli
    Amo le persone che dicono le cose in faccia, ma non mi basta. Per amarle veramente devono emettere parole ricche di senso e contenuto. Ammiro quelli che espongono il loro punto di vista, ma la mia ammirazione giunge al culmine quando mi dimostrano che sanno anche ascoltare il punto di vista altrui ed accettarlo. Odio i presuntuosi, quelli pieni di convinzione e perbenismo. Odio i vigliacchi, che recitano la loro tragedia tratta da un copione vittimistico, ma poi in realtà stanno meglio di te. Non sempre essere diretti e schietti significa essere persone valide. Non sempre essere sensibili significa essere persone buone. Esiste la schiettezza che supera i limiti e diventa maleducazione, prepotenza e boriosità ed esiste una sensibilità che esiste solo al fine di se stessi. Conoscere quel limite ci rende persone speciali. Un limite che non devi varcare mai né quando si tratta di te stesso... né quando si tratta degli altri. Per tutto il resto ci sono i finti buoni, gli ipocriti, i cafoni, quelli che sono certi di non sbagliare mai e quelli (ancora peggio) che ammettono di aver sbagliato, ma voglia e tempo di rimediare non lo trovano e vanno altrove con l'ennesimo copione.
    Silvia Nelli
    Composto domenica 19 novembre 2017
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      Scritto da: Silvia Nelli
      Ti ritrovo spesso proprio là dove ti ho lasciato. Nel tempo e in una lacrima che non asciuga mai. Nelle mie mani e il loro esser vuote. Nella mia mente e la sua confusione. Nel mio cuore e il suo silenzioso avanzare inerme. Ti ritrovo là, in quei ricordi, in quei momenti che niente, nemmeno il tempo ha cancellato. Ti ritrovo in me, comunque mi senta e ovunque vada io ti ritrovo sempre dentro me.
      Silvia Nelli
      Composto domenica 19 novembre 2017
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        Scritto da: Silvia Nelli
        Ma cosa vuoi che interessi al mondo chi sei, come stai e di cosa avresti mai bisogno. Il mondo corre dietro ai disonesti, agli ipocriti, a chi per una manciata di fama è disposto a leccarti il culo. Cosa credi interessi al mondo quanto soffri e quante mancanze hai... tanto lui ha da colmare quei vasi ormai traboccati da un pezzo. Imparare a sopravvivere e a cavarsela da soli è la vera e unica salvezza. Una triste, ma decisamente concreta realtà!
        Silvia Nelli
        Composto domenica 19 novembre 2017
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          Scritto da: Silvia Nelli
          Ho amato me stessa quando era fragile. Quando ci metteva tutta se stessa e non si arrendeva mai. Ho amato me stessa quando si è persa per aver dato troppo. Quando a fatica raccoglieva i suoi cocci e con orgoglio si prendeva cura di loro ricollocandoli al loro posto come medaglie d'onore. Quando saper usare il cuore la rendeva fiera e altro le serviva. Ho amato me stessa quando con più forza e sicurezza ha cominciato a pronunciare quei "No" che facevano la differenza. Quando ha iniziato a voltare le spalle dove era necessario per rispettare se stessa. Quando a chi la usava, la illudeva e si approfittava di lei ha iniziato a sbattergli in faccia la verità su ciò che pensava. Ho amato me stessa nei suoi più grandi cambiamenti. In quelli lievi e in quelli importanti. L'ho amata quando si è arrabbiata senza riserve. Quando essere ferita le provocava dolore e non sapeva come uscirne. Oggi, amo me stessa e rendo onore a ciò che è diventata. Amo me stessa e la sua forza. Amo il suo sorriso e quel gesto gentile riservato a pochi eletti. Amo il suo silenzio di fronte alle provocazioni. Amo l'indifferenza che usa verso coloro che non occuperanno mai un posto nella sua vita. Amo il suo aver imparato a "Scartare" la merda che la circonda, senza paura e senza temerne le conseguenze. Dio quanto amo di me stessa il saper dire sempre ciò che pensa e l'aver imparato a tenere ben stretto ciò che prova per dirlo solo a chi merita di saperlo. Amo la nuova me, una persona forte, sicura e ben equilibrata. Una di quelle persone che non conquisterai mai con poco, che non avrai mai vicino se non sei luce al sole, libro aperto e animo onesto. Persone difficili da gestire, non trascinabili, forti, decise e sicure di sé, ma umili, buone e leali con chi sa arrivarle al cuore!
          Silvia Nelli
          Composto giovedì 16 novembre 2017
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            Scritto da: Silvia Nelli
            Mi domando cosa hanno nel petto quelle persone che giurano amore a qualcuno, si lasciano e dopo una settimana hanno già un altro amore da dichiarare per la vita. A volte li ammiro... ma poi in fondo poco hanno da essere ammirati. Loro cosa ne sanno di cosa sia disintegrarsi il cuore e giocarselo fino all'ultimo secondo. Cosa ne sanno del tempo necessario per ricostruirsi e rimettersi in piedi. Ritrovare un equilibrio interiore, emotivo e psicologico. Cosa ne sanno loro di cosa sia rimpiangere il tempo sprecato dietro a un amore che non valeva nemmeno un decimo di ciò che si è preso di te per poi portarselo via con sé per sempre. Che ne sanno queste persone. Che ne sanno delle mani spoglie, di quando tanto hai donato e niente ti è rimasto. Di quanto costa amare davvero e soprattutto quanto costa dimenticare e andare avanti. Soprattutto mi chiedo se queste persone sanno la paura che fa, guardarsi indietro, ricordare ciò che si è attraversato per riuscire ad uscirne e ancor di più chissà se conoscono la paura che fa ricominciare qualcosa e donare nuovamente fiducia a qualcuno. No, non credo... sicuramente soffrono meno, ma in fondo, cosa sia amare veramente qualcuno non lo sapranno mai.
            Silvia Nelli
            Composto venerdì 17 novembre 2017
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              Scritto da: Silvia Nelli
              Ogni legame che viviamo, qualsiasi esso sia, deve vivere nella reciprocità. Camminare a fianco nella vita, come se le gambe vicine si sfiorassero e fossero legate da una fune, anche se lontane. Perché camminano nello stesso senso e per gli stessi obiettivi e negli stessi valori. Non importa se le gambe mantengono lo stesso passo... Perché nel momento in cui uno dei due resta indietro, l'altro rallenta e aspetta... e laddove fosse necessario torna anche a prendervi per recuperare se ci tiene, rispettando i vostri tempi per proseguire assieme. Questo è reciprocità, quando da entrambe le parti c'è il volere di non perdersi, che sia amore o amicizia non conta. Quando invece, pur sentendovi legati da quella fantomatica fune, vi trovate a camminare da soli, senza appoggi, senza nessuno che guarda dove siete, datemi retta, tagliate quella fune e proseguite da soli senza voltarvi indietro mai!
              Silvia Nelli
              Composto martedì 14 novembre 2017
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                Scritto da: Silvia Nelli
                Dovremmo ricordarci più spesso quanto sia breve la vita. Di quanto poco sia il tempo che ci viene veramente concesso. Spesso ci perdiamo, ci fermiamo inutilmente dietro a cose assurde e inverosimili, scoraggiandoci e affliggendoci per fatti spesso inesistenti, rincorrendo qualcosa che non c'è e che non ha mai guardato dalla nostra parte. E poi... In un attimo... Puff... Tutto finisce, svanisce e non ci siamo più. E allora per cosa è valsa davvero la pena il tempo che abbiamo vissuto... Dovremmo vivere sempre veramente come fosse l'unico giorno a disposizione!? Incoscientemente, solo per se stessi e per essere felici? Non so... Però ho conosciuto il sapore del tempo che stringe la gola, del tempo che potresti non avere più davanti a te. Ho conosciuto persone che il giorno prima erano sedute di fronte a me, ridevano, parlavano con un'energia da fare invidia e il giorno seguente erano sparite travolte dal vento di un destino che non si aspettavano. Guardarmi a volte mi fa paura, il tempo che passa, spesso inerme e silenzioso ed io lì... Come se non mi fossi mossa, come se fossi sempre al solito posto, nel solito punto, ma è veramente così? Forse nella vita molte cose non sembrano cambiare in apparenza, ma dentro di noi molte di esse finiscono per trovare un loro posto, ammucchiandosi e annullandosi a vicenda. Dentro di noi sono molte le cose che cambiano, noi stessi cambiamo e anche se restiamo più o meno fermi quello che abbiamo attorno prende continuamente nuove forme e prospettive, dando nuove possibilità e nuove strade. Diamo troppa importanza a molte cose, spesso sciocche, finendo per sottovalutare quella principale... La vita stessa e il tempo a disposizione. Dovremmo metterci in testa che la vita non torna, non si riavvolge, non replica e non da modo di ripassare da dove ha già svolto il suo ruolo. Per questo è importantissimo che ogni singolo giorno abbia qualcosa di speciale da aggiungere al nostro percorso e questo lo possiamo fare solo noi. Basta arrabbiarsi, basta guerre, terrorismo, razzismo, odio e rancore... Basta! Guardiamoci negli occhi, stringiamoci la mano e capiremo che nessuno di noi, in fondo è poi così diverso. Basta correre dietro a quei sogni che non ci hanno mai nemmeno sfiorato... Quelli non si chiamano sogni, ma illusioni e le illusioni sono perdite di tempo ed energie sprecate, sono positività e vitalità buttata per sempre. Afferriamo le certezze che abbiamo, che seppur poche è da li che dobbiamo partire e la prima vera certezza siamo proprio noi. Avanziamo con importanza e con passo consapevole, voltando lo sguardo a ciò che è stato per farne esperienza di cammino. Un ultimo sguardo anche a ciò che non è stato per po i lasciarlo là dov'è, perché se non è stato è proprio li che probabilmente doveva restare. Fate della vostra vita qualcosa di semplice e di umile, ma di grandezza inestimabile a livello interiore. Oggi credo che il percorso dei miei ultimi tre o quattro anni abbia saputo darmi il bagaglio necessario per essere una persona nuova e quella persona... Mi piace. Sono ancora certa che non tutto si può perdonare, ma una cosa l'ho imparata... Il rancore, la rabbia fa male solo a chi lo prova. Riuscire a non odiare nemmeno chi mi ferisce, augurare loro, nonostante tutto, il bene, fa di me una persona serena e priva di rabbia e sentimenti negativi. Non perché io sia superiore, ma semplicemente so passare oltre. Mi dispiace, io non perdono il male gratuito a quello se vuole provvederà Dio, ho semplicemente scelto di vivere vivere senza sentire il bisogno di ricambiare.
                Silvia Nelli
                Composto venerdì 10 novembre 2017
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                  Scritto da: Silvia Nelli
                  Il sorriso più bello che ho donato al mondo è quello della mia rinascita. Quel sorriso che sa di donna che torna a vivere e a sentirsi una persona nuova. Il sorriso che apre un nuovo mondo di fronte a lei, pieno di possibilità e di nuovi colori. Il sorriso più bello che ho donato al mondo è quello che nasce sul volto di chi si ritrova e i motivi per cui si è perso sono ormai lontanissimi. Il sorriso più bello che ho regalato al mondo è quello che è impresso oggi sul mio viso. Un sorriso pieno di consapevolezza, esperienza e saggezza. Un sorriso di donna... una donna che oggi, corre incontro alla vita come qualcuno che non ha più niente da perdere. Una donna che dopo aver vissuto a lungo sotto la pioggia, adesso sorride fiera perché riassapora la meravigliosa sensazione che il sole dona.
                  Silvia Nelli
                  Composto mercoledì 8 novembre 2017
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                    Scritto da: Silvia Nelli
                    Non ci dobbiamo arrendere alla solitudine, ai vuoti o al senso di smarrimento che ogni tanto ci invade. Non serve a niente, solo a farci appoggiare a qualcuno che magari invece di prendersi cura di noi, finirà per aumentare ancora ulteriormente le nostre debolezze, rendendoci ancora più fragili. Dobbiamo imparare a prenderci cura di noi stessi in piena autonomia. Siamo i primi a sapere di cosa abbiamo bisogno e cosa cerchiamo... aspettiamo. Aspettiamo quel qualcuno che si prenda cura di noi con serenità, ma soprattutto per scelta. Qualcuno che come noi, ha bisogno di qualcosa di migliore, di più vero e certo di ciò che ha avuto fino ad oggi. Qualcuno che non sappia solo spogliarci e scaldarci la pelle, ma qualcuno che sappia "curarci" dentro, trasformando i nostri punti deboli in estremi punti di forza. Qualcuno che ci guardi in modo sincero, che ci ascolti con la voglia di capire, che ci abbracci anche senza ragioni, qualcuno che abbia voglia di esserci senza togliere niente a ciò che siamo. Imparare a prendersi cura di se stessi da soli è il primo passo per non permettere più a storie sterili e vane illusioni di metterci ancor più in difficoltà. Solo allora daremo un vero senso a ciò che siamo e in base a questo, potremmo scegliere colui che proteggerà il duro lavoro che abbiamo fatto su noi stessi fino a quel momento.
                    Silvia Nelli
                    Composto martedì 7 novembre 2017
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