Post di Rosy Taccori

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Se c'è una cosa che amo fare è prendere in prestito i tuoi maglioni. Chiedimi pure il perché, so risponderti, so perché lo faccio e se me lo chiedi te lo dirò. Sono affetta da una strana forma di cleptomania, non rubo ma prendo in prestito. Quindi posso considerarmi una cleptomane buona? Sai cosa, è che davvero sento un forte bisogno dei tuoi maglioni perché mi calzano come fossero una seconda pelle, anche se mi vanno un po' larghi, per me sono una seconda pelle. Io dentro ci trovo tutti quegli abbracci che mi mancano e che so non avrò mai, e che tanto vorrei avere. I tuoi maglioni sono il calore paterno che mi manca, sono un raccoglitore inconsapevole di lacrime, sono il buon profumo di tabacco che mi dà quel senso di sicurezza che ogni figlia dovrebbe avere. Ecco perché prendo in prestito i tuoi maglioni. Ecco perché senti sempre quel costante profumo di biscotti e cannella. È tutta colpa mia.

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Vi siete mai fermati a pensare che è bene rispettare chi dona anche un solo pezzetto di cuore? Per quanto il vostro possa essere stato preso a calci e pugni. Per quanto possa essere lacerato, pieno di cicatrici, ricucito. Per quanto possiate sentirvi o essere sentiti abbandonati. Per quanto siate diffidenti per giusta causa. Vi siete mai fermati a pensare che magari, chi vi sta dando quel pezzetto di cuore, lo ha spezzato a sua volta e chissà quante volte, e vi sta dando l'unico pezzo rimasto? Fermatevi a pensare, non siamo poi così diversi gli uni dagli altri.

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Sono una che vive di pancia, assorbo e trattengo tutto come una spugna di mare, che si secca al sole quando stanca e satura guadagna la riva. Sono quel genere di persona incoerente sino al midollo, decido che me ne sbatto di tutto e tutti e puntualmente me ne frega fin troppo. Sono ph acido e zucchero filato. Sono quel genere di persona che non si ferma alla punta del naso, guardo oltre perché le meraviglie della vita stanno proprio lì, dentro, fuori, ai margini di un mondo che appare anormale invece, è solo normalmente folle. Io amo provocare la vita, la corteggio, le do carta bianca, la prendo a cazzotti, non la evito. La cerco. Si vive una volta sola. I momenti a volte si aspettano, altri si creano. Sono quella che li crea, se resto ferma resto ferma, se mi muovo vado incontro a qualcosa, e quel qualcosa verrà incontro a me.

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Non è vero che sono rigida, al contrario, sono fin troppo malleabile. Ho semplicemente eretto dei muri attorno al cuore. Vedilo come un castello, il mio cuore intendo, ogni castello ha la sua fortezza.
Ogni castello si erge ai piedi di una montagna... per arrivare sino in cima devi scalarla. Tutta.
Ma non è finita perché arrivi in cima e pensi d'aver vinto... Alt. Non gioire in fretta, non vedi? C'è la fortezza... e quella, beh non la puoi scalare, non ci sono appigli.
Puoi solo provare a modellarne le mura, con pazienza riparare le crepe e vedrai che poi si aprirà il portone, e vedrai che ti lascerò entrare.
Una volta dentro non ti lascerò andare via. Mai più.

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Psicologicamente terrorizzati dalla società che da informazione errata, basata su ciò che dovremmo essere, enfatizzando ciò che invece non siamo.
Viviamo seguendo la massa.
Nascosti tra la massa, per paura di uscire allo scoperto.
Per paura di essere un puntino nero in mezzo al gregge bianco.
Perché oggi se hai personalità rischi grosso.
Perché se hai una personalità forte ti annientano.
Perché se hai un piercing sei un drogato.
Perché se hai il corpo tatuato sei un delinquente drogato.
Perché se sei capellone qualcosa non va.
Perché se sei omosessuale sei malato, sei contagioso.
Perché se ascolti Metal sei un seguace di satana.
E poi la società ci chiama poveri incompresi quando allo stremo delle forze scegliamo la liberazione.
Ci ammazzano giorno per giorno, ci inducono al suicidio, ci spingono a non poterne più.
Ci uccidono dentro.