Ieri, in serata, ho assistito al grande evento Materano del "Presepe vivente"; manifestazione davvero speciale, molto caratteristica e ben interpretata da figuranti d'ogni parte d'Italia (veri maestri artigiani). Tutto era immerso in un veritiero e gradevole ritorno al passato, se non fosse per quelle scarpe Geox indossate dai suddetti figuranti o per gli immancabili telefonini innalzati al cielo, sempre pronti ad immortalare qualsiasi passaggio o qualunque paesaggio, compresa la roccia sita nella profonda gola denominata "Gravina". In molte persone ho notato tanta frenesia, portata a gran fatica nel ventre sopraffatto da eccessivo amor per un telefonino. Alzate le mani al cielo fotografando la nascita di Gesù nel silenzio del vostro cuore, consegnando al pensiero memoria d'una calda voce offerta al buon Dio per descrivere il lieto evento! Nascita che per noi, uomini imperfetti, dovrebbe esser segno profondo di rinascita. Nel giorno che ispira rinascita, pace e amore, l'uomo s'attarda nel suo inesauribile dolore; sostando all'ombra d'un freddo inverno che gela ancor più l'anima silenziosa e solitaria. Tra luci e profumo d'antichità, tra asinelli che ravvivano il mio cuor e racconti pronunciati con amor, vedo l'indifferenza di chi disperde i sogni e le emozioni tra le note stonate d'un telefonino anaffettivo.
Composto martedì 27 dicembre 2016

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