Post di Alessandro Petrelli

Scrittore e Fisioterapista, nato giovedì 19 aprile 1990 a Lecce (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Umorismo e in Frasi per ogni occasione.

Scritto da: Alessandro Petrelli
La mia è davvero una brutta malattia, mi risulta molto difficile accettarla. Ma in fondo, se devo guardare le cose nel complesso, mi ritengo fortunato. Ho oltrepassato da poco gli ottant'anni, ho trascorso una vita stupenda e ho avuto un lavoro soddisfacente. Ho tre figli e cinque nipoti, e ognuno dei miei figli ha una propria famiglia, una bella casa e un buon lavoro. E poi c'è lei... mia moglie! Io non sono più una persona autonoma, ho bisogno di aiuto se devo vestirmi e svestirmi, se devo mangiare, passeggiare, o fare la barba, e lei questo non me lo fa mai pesare. Stiamo insieme da più di cinquant'anni, ma mi ama come se fosse l'inizio. E la cosa che più mi sorprende è che riesce a farlo ancora oggi, ogni giorno, nonostante sia costretta a sopportare tutto. Sarei perso senza di lei, ed è questo il vero motivo per cui mi sento ancora fortunato. Perché è vero, ho due braccia e due gambe che non funzionano, ma in fondo so che ci sono le sue.
Alessandro Petrelli
Composto venerdì 10 settembre 2021
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    Scritto da: Alessandro Petrelli
    Ha l'animo di una donna in piedi sull'orlo dell'esistenza. È incapace di voltarsi indietro e comprendere che quel buio, del quale non conosco il nome, ha ricoperto a malapena un terzo della sua strada. E davanti in realtà non ha un precipizio, ma una via della quale non può veder la fine. Quindi mi chiedo, chi o cosa le ha oscurato la vista?
    Ma non importa, perché se solo riuscissi a farle riaprire gli occhi, per farle scorgere i luminosi prati che la circondano, e le maestose montagne che la proteggono, e gli eterni mari che la attendono, allora risorgerebbe nell'alba. Capirebbe che la notte non è infinita, che il sole ci farà sorridere ancora, e che l'acqua marina risanerà le nostre cicatrici. Lanceremo un urlo nel vuoto, che si rivolterà tra gli echi delle montagne, e soffierà sui nostri corpi come vento di primavera. Rammentandoci di quant'è bella la vita.
    Alessandro Petrelli
    Composto venerdì 9 luglio 2021
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      Scritto da: Alessandro Petrelli
      Giovedì 13 maggio 2021, ore 11:37. Era da nove mesi che non passavo un po' di tempo coi miei genitori nel tepore della mia terra. Sono sul sedile posteriore di un'auto che profuma di nuovo. Mio padre è alla guida, mia madre gli siede a fianco e ha le mani posate sulle cosce. Porta una fede al dito da più di trent'anni, alla quale è rimasta sempre osservante. Il vento che si intrufola dal finestrino le accarezza i capelli. La radio suona una nostalgica canzone degli anni '80. Fuori, a due passi da me, scorrono il mare Adriatico e i vecchi ricordi.
      Tutto ciò ha un effetto magico, mi fa vibrare il cuore. Vorrei che questo momento non finisse mai. Ho finalmente compreso il valore di ogni singolo istante.
      Alessandro Petrelli
      Composto giovedì 13 maggio 2021
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