Commenti a "Mi indigno perché il senso della vita è..." di Flavia Ricucci


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Per Daline:
E' giocoforza sperare nelle nuove generazioni.
Tuttavia non riesco ad essere ottimista avendo osservato come anche molte "nuove leve" tendano a trovare tutte le scorciatoie possibili pur di perseguire il successo, senza remore e indugi.
D'altra parte i modelli proposti, sperimentati e "vincenti" sono quelli. Perché avventurarsi su strade impervie? Non ci resta che sperare...

Per Flavia:
quella dell'ipotesi della provincia "gialla" e' poco più che una provocazione, per quanto non sia uno scenario impossibile (fuoriuscita dall'euro, cambiamento dei rapporti di forza politico-economici mondiali, ecc. ecc.).
Era solo per sottolineare l'incapacità degli italiani di autodeterminarsi.
Cosa diversa e' l'indignazione e non solo per la vicenda degli operai cinesi, che prima di tutto sono persone.
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Ma guarda tu le sincronicita'...
Proprio domani devo cantare a Piazza del Popolo all'interno di un coro polifonico!
Peccato che il direttore mi dica spesso che sono un piccolo compositore (me ne vado un po' per conto mio con le note), ma è quello che tendo a fare in tutto...
Quanto al fegato, all'ittero non ci arrivo ma la gamma-gt non scherza.
Sarà che il fegato me lo sono spappolato in quasi vent'anni d'azienda a combattere contro i mulini a vento (altro che indignazione!), con il risultato che di cose, agendo dal basso e quasi da solo, ne ho cambiate tante a fronte di limitati riconoscimenti...
Ma il cuore, il fegato e la milza oltre l'ostacolo li ho buttati eccome e senza che nessuno me li abbia mai riportati indietro. La consapevolezza di aver agito in accordo con il mio modo di essere e sentire ripaga però più di qualunque altra cosa.
Di sicuro ci si guadagna in termini di equilibrio interiore ed esteriore.
Questa storia, comune a molti di noi, con la quale v'ho ammorbato e' solo per dire che forse esiste una alternativa al nirvana dell'allocco per il riscatto individuale che, sia pur nel proprio microcosmo, può comportare cambiamenti anche all'ambiente circostante.

Il prezzo da pagare per l'individuo e' alto, molto meno dispendioso il ruolo dell'inerte volatile che, al massimo, si indigna a comando e li' si ferma...
A noi la scelta!
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Pino, ti chiedo.
  qual è  l'opinione pubblica comune tra  la notizia
"la polizia ha caricato gli studenti a Torino"
e la pubblicità
"non perdete la sigla più zuccherata d'Italia" sovrapposta alle manganellate?
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Errata corrige: operai al posto di operi al penultimo rigo del mio precedente commento
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Quanto poi all'indignazione, nessuno potrà mai andarne esente, neanche l'allocco: il punto è però riuscire a seguire il tempo dettato dai direttori d'orchestra, e, sempre in coro con tutti gli altri, indignarsi quando c'è da indignarsi, e rallegrarsi e commuoversi quando c'è da rallegrarsi e commuoversi.
   ... In fila per tre !!!

       www.youtube.com/watch?v=4BLIE2wIlfI

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