Commenti a "Il poeta comincia dove finisce l'uomo. Il..." di José Ortega y Gasset


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Sei certo padrone di non crederci, ma io sono in pace con gli altri e con me stesso. Ci sono, certo, persone che disistimo (quelle legate alla terra, al denaro, alle cose, alla menzogna), ma provo per loro un gran senso di dispiacere: le vedo bloccate, involute, preoccupate di cose futili, prive di vera gioia. La rabbia è certo un sentimento che provo, ma si ferma in superficie, non mi pervade, passa subito.
    Quanto allo scrivere qui, è vero che mi aiuta. Mi aiuta a pensare. Perché io di solito non penso, Alessandro. Avevo, tanto tempo, fa un gatto siamese che era solito salire sul davanzale della finestra e starsene lì, al sole, a fiutare l'aria. Io ero e sono esattamente come lui. Questo sito mi piace perché mi aiuta a pensare. E parlare con gli altri (purché all'80% di cose serie) è una cosa molto bella, perché mi aiuta a fare chiarezza su questioni che altrimenti non sfiorerei neanche. Perché mi interessano poco.
    Vedi, io sono proiettato verso il termine del percorso della vita, non perché stia male in salute (in verità sto bene), ma da sempre, perché lo ritengo l'unico problema degno di un tentativo di soluzione (insieme ad un altro, del tutto teorico, che non posso dire).
     Io quindi non faccio predicozzi: vedo idee, problematiche, fatti, e dico solo quello che penso, chiarendolo a me stesso prima che agli altri. Non cerco ascoltatori o discepoli (non avrei che farmene); cerco solo umilmente di dire ciò che penso, e dirlo a me stesso nel dirlo agli altri. Stop.
     E' vero, certo, che ti ritengo un sofferente. Non però in modo particolare: l'intera umanità è sofferente, me compreso, fosse solo per via del fatto che esiste sempre e per chiunque una divaricazione tra ciò che si vorrebbe fare o capire, e ciò che si riesce a fare o capire; e questo sia dal punto di vista intellettivo, sia dal punto di vista delle materiali possibilità fisiche, sia dal punto di vista della volontà, che spesso si dirige in senso contrario rispetto ai nostri pensieri.
     La pace non è semplicità. E' solo e semplicemente il superamento (sempre precario) della tempesta; ma senza tempesta non c'è pace. Non si riuscirebbe neanche a riconoscere cosa mai sia, la pace.
    Comunque levati dalla testa che io ti voglia convincere di qualcosa, o che ritenga di possedere la panacea universale. Sono solo uno che parla e che scrive, nulla di più.  : )))
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Poi, quanto a Margherita, a me pare che sotto sotto ti ritenga anche una persona intelligente e un amico...
    Figurati un po' di quanto hai sca*nto*nato...
    Insomma, Alessandro, stai a sentire il consiglio di un fe*s*s*o: per vivere in pace con te stesso, liti*ga pure, ma poi vivi in pace col mondo, e sopra tutto con quelli che ti sono amici... e non cessano di esserlo per una par*ol*accia in più o in meno.
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Secondo me TUTTE le persone, tutti gli esseri umani hanno un enorme valore: sia quelli che ritengo intelligenti, sia quelli che non ritengo tali; uomini, donne, bambini, g*ay, giovani e anziani, tutti, nessuno escluso. Ora, se tu ritieni vi sia qualcuno che scrive ma*le, o pensa ma*le, o vive ma*le, o capisce ma*le, questo deve essere un motivo per provare simpatia, per dare una mano, per stare insieme, non per de*rid*e*re o off*en*de*re.
    Un'off*esa non è giustificata, secondo me, neanche dall'aver commesso qualcun altro il ma*le... Io credo che dobbiamo rispettarci ed aiutarci gli uni con gli altri, non stare lì a vedere chi è il migliore e a distinguerci in categorie (quelli che capiscono e che non capiscono, eccetera).
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Io lo avevo capito che con Vincenzo scherzavi; ma lei non lo poteva sapere: ha visto un tono analogo a quello che avevi in precedenza usato con me e con lei, ed è intervenuta.
    Ripeto: bastava dire "con Vincenzo stavo scherzando, non lo stavo affatto off*en*den*do", cosa che poi ha precisato praticamente lui: senza andare a finire a tutte quelle ma*le parole.
    Ma c'è un'altra cosa che vorrei dire.
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In sintesi: io ho assistito alla discussione, e non sono intervenuto se non con una riga.
   Intervengo stasera perché è intervenuta Margherita1, e alla fine le hai fatto anche la morale:  "credo sia da persone di buon senso e secondo me intelligenti, stemperare le animosità invece che alimentarle. Qualcuno non ci piace? non è obbligatorio stargli dietro e andare a commentare tutto ciò che scrive, lo si evita....punto :)  ".
    Ecco: questo per me E' STATO TROPPO.
    E ho parlato chiaro, come mio costume.

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