Scritta da: Nadia
La nostra essenza sembra consistere nell'essere cortigiani in una reggia che chiamiamo vita, in cui ognuno di noi ha il proprio giullare dai mille nomi: per i folli è la passione violenta, per i cinici il potere, per i poveri in spirito è l'invidia, per gli insicuri la paura. Riconoscerlo significa zittirlo. Essere guardato in faccia per lui è la fine: da quel momento iniziamo a ridere noi, tornando ad essere i re e le regine nella nostra unica reggia.

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    Scritta da: Nadia
    Riferimento:
    Ho fatto questa riflessione mentre stavo pensando a quanto male facciamo a noi stessi, spesso consapevolmente, per assurdo.
    Ho voluto fare un omaggio all'ironia, che sa attutire sempre i colpi che si prendono con le sofferenze e le delusioni. Riconoscere ed ironizzare sui propri difetti e le proprie sfortune significa essere liberi da sé stessi e saper cercare la felicità vera.
    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

    Commenti

    1
    postato da , il
    Riconosco la mia "irrequietezza" da insoddisfazione perenne e me la mangio....ogni tanto un pezzo di fegato non fà mica male!!!

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