Scritta da: Aurora Cantini
Dei nostri vecchi cosa rimarrà se non i ricordi che solo noi possiamo portare avanti?
Composta domenica 30 novembre 2008
Dei nostri vecchi cosa rimarrà se non i ricordi che solo noi possiamo portare avanti?
Non sempre quei sorrisi nati dai ricordi sanno di passato, a volte possono essere così spontaneamente vivi, forse più di allora, poiché in realtà non sono mai usciti dal cuore.
Parlano tutti del qui e ora... facendo come ieri e sognando di domani.
Puoi anche perdonare ma non dimentichi, perché di solito si tende sempre a ricordare di più gli episodi infelici che quelli felici.
Emozioni imbalsamate dentro un ricordo, il cielo amaro, il tempo ingordo. Spesso mi illudo per le storie che racconto. Conflitti esterni, conflitti interni conflitti eterni, è scritto da tempo in antichi manoscritti che a testa basta se ne esce sempre sconfitti. La linea tra giusto e sbagliato la linea che divide, la linea è sottile ma non riusciamo a capire che l'unica soluzione non è dividere ma cercare di unire. Il tempo ci segna l'inizio e la fine delle strade del destino.
Sono le corde del ricordo che ho di te, a tenermi legata.
Chissà perché, ma la musica del passato ha un fascino particolare. Sarà il fascino dei ricordi.
I ricordi che ti hanno reso felice saranno quelli che ti riscalderanno quando resterai solo nel buio della notte.
Tutti siamo coraggiosi, il problema è che a volte ci riesce difficile accettarlo. Per questo ci sono notti insonni. Per questo ci trema l'anima quando esplode il cuore. Ed è per questo che a volte si scrive, quando l'amore diventa il ricordo che più ci fa male.
Le persone che non ci sono più ci lasciano ricordi, esperienze, immagini indelebili, che nessuno potrà mai ripetere, ma che saranno custoditi per sempre come presenze vive all'interno del nostro cuore.