Quale altro sollievo se non il tuo volto

Quale altro sollievo se non il tuo volto.
C'è qualcosa che assomiglia ad una corda
di violino nei silenzi incantati
oltre questo sguardo
così lontano ai tuoi occhi
da non vederne l'inizio e la fine.
Oltre queste alte pareti nient'altro che
immensità di spazio e tempo
non visibile alla razionale visione dell'uomo.
Funeste immagini traspaiono,
niente di certo,
niente di reale,
tutto sospeso tra mezze verità
tra tempo e psiche
tra emozione e sogno.

Voglio vedere cosa c'è al di la
oltre questo mio stato ideale di
visione visibile e invisibile
dentro lo sguardo,
dietro le mura del presente,
così sfuggevole da scivolare dalle mani
appena il corpo inconsapevole se ne avvicina.
Composta martedì 24 marzo 2009

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    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

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