Scritta da: FEDERICA RINALDI
...Più tardi,seduti su una roccia,avvolti negli accappatoi di amarildo e sigfrida guardano sognanti le mille stelle sopra di loro, la luna, la notte, il mare scuro e tranquillo.
"È bellissimo qui"
"È la tua casa, no?"
"Sei pazzo!"
"Lo so!"
"Sono felice. Non sono mai stata così bene in tutta la mia vita, e tu?"
"Io?" step l'abbraccia forte. "Sto benissimo."
"Sa arrivare a toccare il cielo con un dito?"
"No, non così"
"Come, non così?"
"Molto di più, almeno tre metri sopra il cielo."
dal libro "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia
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    Scritta da: FEDERICA RINALDI
    E tutto il resto è rumore Bianco.
    ... Luci lampeggianti intorno a quell'unico punto. La moto del suo amico. Divise odiate e macchine della polizia intorno a Pollo, steso lì per terra, senza più la forza di ridere, di scherzare, di prenderlo in giro, di dire cazzate. Qualcuno misura qualcosa tendendo un metro. Qualche altro ragazzo guarda. Ma nessuno può vedere o misurare tutto quello che se n'è andato. Step si piega su di lui in silenzio, accarezza il volto dell'amico. Quel gesto d'amore che non si sono mai fatti in anni d'amicizia, che non gli è stato mai permesso. Poi sussurra piangendo: "Mi mancherai". E Dio solo sa com'è stato sincero...
    dal libro "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia
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      Scritta da: *marta*
      Sei fratello del mare. Quindi afferra con gli occhi gli scogli, credi nella luce là in fondo, verso il sole che cade, omaggio al giorno che muore... in questa meraviglia che danza morbida alla luna, ondeggia e lasciati portare. La nostra fede è il mare, anche quando pare altrove, anche a mille chilometri di terra lontana dalle onde...
      dal libro "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia
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        Scritta da: Veronica Iacono
        "Cathia ha il più bel culo d'Europa". Il Rosso graffiato splende in tutta la sua sfacciataggine su una colonna del ponte di corso Francia.
        Vicino, un'aquila reale, scolpita tanto tempo fa, ha sicuramente visto il colpevole, ma non parlerà mai. Poco più sotto, come un piccolo aquilotto protetto dai rapaci artigli di marmo, c'è seduto lui.
        Capelli corti, quasi a spazzola, sfumatura dietro il collo alta come quella di un marine, un giubbotto Levi's scuro. Il colletto tirato su, una Marlboro in bocca, i Ray-Ban agli occhi. Ha un'aria da duro, anche se non ne ha bisogno. Un sorriso bellissimo, ma sono pochi quelli che hanno avuto la fortuna di apprezzarlo.
        dal libro "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia
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          Scritta da: Veronica Iacono
          Rosso.
          Lui la guarda. Il finestrino è abbassato Una ciocca di capelli biondo cenere scopre a tratti il suo collo morbido. Un profilo leggero ma deciso, gli occhi azzurri, dolci e sereni, ascoltano sognanti e chiusi quella canzone. Tanta calma lo colpisce.
          "Ehi!"
          Lei si volta verso di lui, sorpresa. Lui sorride, fermo vicino a lei, su quella moto, le spalle larghe, le mani troppo presto abbronzate per quella metà di aprile.
          "Ti va di venire a fare un giro con me?"
          "No, sto andando a scuola."
          "E non ci andare, fai finta, no? Ti vengo a prendere lì davanti."
          "Scusami." Lei fa un sorriso forzato falso: "Ho sbagliato risposta, non mi va di venire a fare un giro con te".
          "Guarda che con me ti diverti..."
          "Ne dubito."
          "Risolverei i tuoi problemi."
          "Non ho problemi."
          "Questa volta sono io a dubitarne."
          Verde.
          dal libro "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia
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            Scritta da: Silvana Stremiz
            Pian piano la moto comincia a curvare. È ora di tornare a casa. È ora di ricominciare, lentamente, senz strappi al motore. Senza troppi pensieri. Con un'unica domanda. Tornerò mai lassù, in quel posto così difficile da raggiungere. Lì dove tutto sembra più bello. E nello stesso istante in cui se lo chiede, purtroppo, sa già la risposta!!
            dal libro "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia
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              Scritta da: Silvana Stremiz
              Lei chiude gli occhi trattenendo il respiro, improvvisamente rapita da quell'emozione incredibile, da quel dolore d'amore, da quel magico diventare sua per sempre. Alza il viso verso il cielo, sospirando, aggrappando alle sue spalle, abbracciandolo forte. Poi si lascia andare, delicatamente più tranquilla. Sua. Apre gli occhi. Lui è lì, dentro di lei. Quel morbido sorriso ondeggia d'amore sul suo viso baciandola ogni tanto. Ma lei non c'è più. Quella ragazza dagli occhi azzurri spaventati, dai tanti dubbi, dalle mille paure, è scomparsa...
              dal libro "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia
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