Scritta da: Andrea Piccinelli
Il citofono suona all'impazzata, Pallina è bianca in volto, tremante, con occhi pieni di lacrime e sofferenza.
Step le si avvicina.
- "Pollo è morto". Poi lo abbraccia cercando di trovare in lui quello che non può più trovare da nessuna parte.
Poco più tardi alla Serra con Babi, Step vede luci lampeggianti intorno a Pollo, senza più la forza di ridere, scherzare... in silenzio gli accarezza il volto e sussurra piangendo - "Mi mancherai".
E Dio solo sa com'è stato sincero.
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    Scritta da: FEDERICA RINALDI
    Step la fissa per un attimo. Quante notti, quanta passione. Le corse insieme a lei, il suo giardino, la finestra, il suo corpo caldo, fresco, le canzoni di Eros. Quello sguardo provocante, lo stesso di quel momento. Step la guarda ancora per un attimo. Vede un ragazzo sullo sfondo che lo fissa incuriosito, disturbato, chiedendosi se è il caso di intervenire. Vede una ragazza ancora più lontano, da qualche parte, in quella città, in una macchina, ad una festa, vicino a qualcun altro. Si chiede com'è possibile. Eppure è tutta qui nel mio cuore.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      Il caffè è finito.Improvisamente gli viene voglia di sentir leggere le ultime notizie del "Corriere dello Sport", di quel tipo ingombrante che gli terrorizza la cameriera, che gli entra in casa svegliandolo la mattina, che attraversa la sua vita facendo casino, ridendo.Poi si chiede da quanto tempo non mangia un tramezzino al salmone.Da tanto, da allora.Ma stranamente in quel momento non gli viene voglia.Forse perché, se volesse un tramezzino, lo potrebbe avere.
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        Scritta da: Veronica Iacono
        Rosso.
        Lui la guarda. Il finestrino è abbassato Una ciocca di capelli biondo cenere scopre a tratti il suo collo morbido. Un profilo leggero ma deciso, gli occhi azzurri, dolci e sereni, ascoltano sognanti e chiusi quella canzone. Tanta calma lo colpisce.
        "Ehi!"
        Lei si volta verso di lui, sorpresa. Lui sorride, fermo vicino a lei, su quella moto, le spalle larghe, le mani troppo presto abbronzate per quella metà di aprile.
        "Ti va di venire a fare un giro con me?"
        "No, sto andando a scuola."
        "E non ci andare, fai finta, no? Ti vengo a prendere lì davanti."
        "Scusami." Lei fa un sorriso forzato falso: "Ho sbagliato risposta, non mi va di venire a fare un giro con te".
        "Guarda che con me ti diverti..."
        "Ne dubito."
        "Risolverei i tuoi problemi."
        "Non ho problemi."
        "Questa volta sono io a dubitarne."
        Verde.
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          Scritta da: FEDERICA RINALDI
          E rabbia e disperazione, e voglia di non essere lì, di non credere ai propri occhi centuplicano le sue forze. Spalanca la porta scaraventandolo per terra. Entra nel salotto come una furia. E i suoi occhi vorrebbero essere ciechi piuttosto di vedere quel che vedono. La porta della camera da letto è aperta. Lì, tra le lenzuola scomposte, con una faccia diversa, irriconoscibile a lui che l'ha vista mille volte, c'è lei. Si sta accendendo una sigaretta con aria innocente. I loro occhi si incontrano, e in un attimo qualcosa si rompe, si spegne per sempre. E anche quell'ultimo cordone ombelicale d'amore vien reciso e tutti e due, guardandosi, urlano in silenzio, piangendo a dirotto...
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            Scritta da: Grinch
            Settembre. I genitori di Babi le hanno comprato un biglietto per Londra. Si sono messi d'accordo con la madre di Pallina. Vogliono allontanarle da certe amicizie. É bastato poco. Un piano ben congeniato. Una corsa da un amico in questura. I passaporti nuovi. Su quel charter per l'Inghilterra salgono in dua, ma i biglietti, cambiati pochi giorni prima, portano nomi diversi. Pollo e Pallina. Sono quindici giorni indimenticabili per tutti. Per i genitori di Babi. Illusi e contenti, finalmente tranquilli. Per Pollo e Pallina, in giro per Londra, nei pub e nelle disco, spedendo a tutti cartoline comprate a Roma alla Lyon Book, cartoline inglesi, giá firmate da Babi. E Step e lei, lontani da tutti, in quell'isola greca, Astipalea.
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