Le migliori frasi di Stefano Benni

Scrittore, umorista, giornalista, sceneggiatore, poeta e drammaturgo, nato martedì 12 agosto 1947 a Bologna (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Indovinelli, in Poesie, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Amore Perfetto
Uno crede che una volta che le cose vanno bene, che hanno preso l'anda della felicità, la strada sarà sempre in discesa, basta prendere più spinta e la goduria aumenta, diventa vertiginosa, e si sarà sempre più felici finché si raggiunge il trampolino della fortuna e si vola nel nirvana del perfetto culo.
Non è così.
Subito dossi, cunette, sassi in mezzo alla strada, e sbandate fuori dai tornanti. E davanti a noi una gran salita che non si vede la cima.
Stefano Benni
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    Le cose muoiono: questa è la prima cosa che non puoi cancellare, una volta che l'hai davvero scoperta. Le cose guariscono, le cose ricominciano, le cose tornano. Questa è una cosa bella da tenere in testa, ma non la puoi avere sempre, la speranza fa il gioco del sole nel bosco, sparisce, riappare un attimo, poi di nuovo è ombra e oscuro.
    Stefano Benni
    Composta mercoledì 6 aprile 2011
    dal libro "Saltatempo" di Stefano Benni
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      Scritta da: LaraBlu
      Lui - Dove sono gli occhi tuoi neri,
      e il profilo tuo da Dea,
      mi consumo nell'idea,
      di poterli riveder.

      Lei - Sono azzurri ora i miei occhi,
      poiché ho le lenti a contatto,
      ed il naso l'ho rifatto,
      deh riconoscimi o mio amor.

      Lui - Piû non vedo la tua bocca
      piccolo biocciolo di rosa
      che baciavo voluttuosa.
      E il tuo virginale seno
      che tenevo in una mano
      or mi sembra assai più grande
      quattro volte crebbe almeno.

      Lei - Oh mi turba quel ricordo
      ma son io sempre la stessa
      la mia bocca è un po' più grossa
      ed il seno mio trabocca.
      Mi cambiò il silicone
      ma non cambiò mai la mia passione.

      [cantano] Oh, il nostro amor non invecchierà [mai
      e insieme a lui non invecchieremo noi
      anche se non so più chi sono
      e non so più chi tu sei.

      Lei - Il to cuore batte in petto,
      del tuo ardore sento il suono
      ma non riconosco il tocco
      della tua virile mano.

      Lui - Il mio cuore vecchio e stanco
      subì un abile trapianto
      e la mano non è mia
      è sintetica, è una protesi.
      Fu recisa in un duello
      nel giardin di Fontainebleau
      un chirurgo la riattaccò.

      Lei - Oh destino sciagurato
      così tanto ci ha cambiato.
      Aspettando in speme e pianto
      anch'io subii un trapianto
      e cambiai tre volte sesso,
      ma il mio amore per te è lo stesso.

      Lui - Oh destino sciagurato
      così tanto ci ha mutato.
      Più nasconderlo non posso
      ti dirò la verità.
      Il tuo amore no, non sono
      Il tuo amor morì soldato
      ma una goccia del suo sangue
      fu clonata ed io son nato
      copia esatta e replicante
      del tuo antico dolce amante.
      E l'amor restò uguale
      non respingermi anche se
      io non son l'originale.

      Lei - Questa verità segreta
      il mio cuore indora e allieta
      Neanch'io son la tua amata
      ma una copia assai riuscita.
      Lei la tisi consumò
      io polmoni non ne ho.
      O mio ben fai ciò che vuoi
      con i materiali miei.
      Il mio cuore tuo sarà
      ai voleri tuoi mi arrendo
      io ti giuro fedeltà
      ecco il mio telecomando.

      [insieme] il nostro amor non invecchierà mai
      e insieme a lui non invecchieremo noi.

      [lei inizia a perdere la voce, come se le si scaricasse la pila, come un disco a trentatré giri]

      Lui - Mimì... Violetta [al pubblico] la pila non le lascia... che poche ore...

      Lei - Amore... muoio... mi scarico... maledetti!
      Povera vita mia,
      ero ancora in garanzia.

      Dal Libro Le Beatrici.
      Stefano Benni
      dal libro "Le Beatrici" di Stefano Benni
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