Quando uno è intelligente, non spara a vanvera. Sa quando deve fermarsi, parlare o fare silenzio. E, poi, ci sono i professori. Quelli che hanno sempre da insegnarti qualcosa, tutti senza cattedra, e con pochi esempi da seguire.
Tu sarai davvero importante, quando ti sarà dimostrato. Fin quando sentirai solo chiacchiere, non dargli importanza, il vento ed il tempo sanno come portare via tutto.
Hai un brutto carattere, ti senti dire e, tu, dentro di te, ti poni mille domande. Poi, capisci che il problema non sei tu, in fondo, hai soltanto detto il tuo punto di vista. Il vero problema sta dentro alle persone, che non riescono ad accettare la verità, la chiedono, quasi la pretendono, poi, però, a conti fatti, la temono e la detestano.
A me non interessa del "quieto vivere". Se ho qualcosa da dire, non sto zitta per fare andare bene le cose. E succeda quel che deve succedere, tutto è meglio della falsità con cui, alcuni, convivono alla grande.
Tranquilla, non sei tu quella "strana", sono loro che non sono riusciti a piegarti e a renderti ciò che gli faceva più comodo.
Non è vero che non sono fragile o vulnerabile. Ci sono cose di me che nessuno conosce, perché ho paura di mostrarmi veramente. C'è chi non ha saputo perdonarmi per le mie debolezze e ne ha approfittato. Non sono il genere di donna che mette a nudo la sua anima facilmente.
Ci sono parole taciute per paura di essere respinti ed altre che si preferisce non dire, per non turbare chi non può stare vicino a noi.
A volte gli amori improbabili, quelli su cui non avresti scommesso niente, si rivelano i più belli da vivere.
Quelle come me non danno nulla per scontato, perché hanno sudato per guadagnarsi ogni piccolezza. Sono le persone che hanno avuto tutto dalla vita e si permettono il lusso di dare le persone per scontate, come fossero oggetti.
Si criticano, si detestano, si sparlano alle spalle, poi, però, si dividono il pane e mangiano nello stesso piatto. Direi che vi meritate vicendevolmente.