Solo chi ha una sensibilità eccessiva, può rendersi conto che anche in momenti di sconforto, c'è qualcuno in cielo che ci ama e che ci manda dei piccoli segnali, attraverso persone e avvenimenti, facendoci capire che siamo amati e non siamo soli.
I nostri comportamenti sono determinanti per la nostra felicità; essi possono produrre situazioni di gioia o di dolore, possono essere la nostra rovina o la nostra salvezza.
Il Signore è più vicino ai poveri, ai sofferenti, agli emarginati: Egli risplende attraverso di loro. Non avere amore per questi ultimi, significa non amare il Signore.
È il mettersi costantemente in gioco, nonostante gli ostacoli, che ci libera dal tunnel dell'insicurezza e della paura. Sfidarsi, affrontando ciò che ci blocca e ci limita, rappresenta una fonte benigna di opportunità, utili per la nostra crescita personale.
L'esperienza pratica dell'aiuto concreto e diretto, basato sulla semplicità e sulla bontà, rappresenta un ponte di passaggio in una nuova dimensione di luce.