Scritta da: Marco Giannetti
Esprimi sempre ciò che sei, non inventarti mai un viso.
Composta martedì 20 febbraio 2018
dal libro "Tutti i giorni dimenticati" di Marco Giannetti
Esprimi sempre ciò che sei, non inventarti mai un viso.
Nelle strade buie del ritorno rotolano impazzite le foglie al passaggio mio, sembravano coriandoli gialli e rossi che danzavano accecati dai fari... avrei percorso l'infinito ieri sera perché il mio cuore danzava con loro.
Una semplice carezza può rendere una tigre un gatto che fa le fusa ma anche il contrario.
Un bacio; un bacio ricevuto da te non è solo un bacio... è l'eclissi dell'universo.
Le vie sconce, quelle coperte di fango, di rovi, di rami impigliati, sono le uniche che, se superate, ti fanno vedere paesaggi maestosi... quasi sempre conducono su di un dirupo, ma tante volte si affacciano su una roccia solitaria, dove ti siedi e rivivi i tuoi mille rimpianti... a volte, la pace di quel paradiso, insegna che la vita non è solo uno sterminato prato fiorito e che i tanti sentieri percorsi, conducono sempre verso la crescita di una vita nuova.
Bisogna avere la pelle chiara per fare l'amore con un raggio di sole.
Bisogna coprirsi dalla luna per non innamorarsi di te.
C'è bisogno del cielo per raccontarsi le verità.
Se a te non dedico il mio tempo è solo perché tu sei l'insostenibile parte di un tempo indefinito.
Non sarà mai lontano chi ti porti nel cuore.
Le persone vanno accettate e vissute per come sono. Se riesci ad amare così, ami gli altri e te stesso.
Ed imparai dalla neve che cadere poteva essere un momento di straordinaria bellezza.