Credo che nei dipinti,come nella musica, le emozioni ci arrivino addosso attraverso una via preferenziale, quella che dagli organi di senso porta diretta all'anima, e non c'è bisogno di acuità visiva particolare nè orecchio musicale ma solo e semplicemente la predisposizione a riconoscerle e avere il coraggio di viverle
Passeggiare tra i ricordi è un atto di autentico confronto con la propria anima, un regalo che ci facciamo avvolto in strati sovrapposti con carta grezza e fine di quel nutrimento dolce e amaro che è la nostra vita.
Una volta che ti hanno congelato le emozioni quando ti avvicini ad una nuova fonte di calore che te lo riscalda, in ogni goccia che scivola dal disgelo c'è una traccia del solco scavato dai tormenti che verrà nobilitata dalla nascita di nuove emozioni.
Ed è quando ci sediamo guardandoci negli occhi, lasciando ai gesti, agli sguardi, ai sorrisi, al raccontarci o semplicemente rimanendo in silenzio, che sento quel fluire delle vibrazioni della tua anima che si accorda alla mia... una conferma che ci sei, ci sono, che l'amicizia è non sentirsi mai soli.
Ho appreso l'arte del ripescaggio! Meglio un tuffo in uno splendido ricordo che annegare in un centimetro di contemporanea negatività.
I silenzi di un cuore sono semplicemente il bisogno di dare respiro all'anima affannata che ha voglia di leggerezza.
Sai cosa mi spaventa davvero? Il silenzio delle emozioni che compromette per sempre il dialogo fra due anime!
Per ricucire una lacerazione nel cuore lo possiamo affidare solo a mani delicate e capaci che sappiano dar vita ad una sutura che non lasci cicatrici evidenti e dolenti.
Solo un quarto, anche il più capace dei poeti, può scrivere sul "voler bene" perché è un privilegio che solo poche anime prescelte possono dire di aver toccato con mano, sentito nel cuore, indossato sull'anima, vissuto!
Ho trovato la risposta al mio interrogativo. Un cuore può essere anche solo ad "uso foresteria". Nulla contro la transitorietà, l'importante è dirlo con molta onestà!