È molto facile scrivere ciò che si sa. Il difficile è scrivere quello di cui non si è a conoscenza. Molti giornalisti scrivono senza sapere o per partito preso, ma con la presunzione di sapere. Io li chiamo ragnetti, poiché tessono una tela in cui molti lettori si impigliano. Non bisogna mai dare nulla per scontato. Bisogna essere obbiettivi e per esserlo serve vedere come un fotografo: dalle varie prospettive.
I gesti più belli sono come i doni. Si ricevono e si danno gratuitamente.
Le cose accadono sempre improvvisamente, senza che ce ne accorgiamo. Poiché nell'istante in cui ce ne rendiamo conto, sono già accadute.
A volte proprio non riesco a capirmi.
Amo il silenzio, è con lui che mi ritrovo ogni tanto a discutere di me.
Non è importante l'ostacolo che ti trovi davanti, ma ciò che conta è superarlo rimanendo ben saldi alle proprie radici. Solo così potrai dare il meglio di te.
La poesia è il canto delle emozioni che trovano spazio fra la quotidianità e l'illusione.
Il "come" accadono le cose lo possiamo anche dedurre, è il "perché" che rimane sempre lì davanti al suo punto interrogativo.
Chissà dove se ne vanno a finire i pensieri quando arriva il sonno!
La notte si veste di nero per non essere scoperta. Al buio si nasconde bene!