Scritta da: Franco Paolucci
Più mi osservo, meno mi soddisfo.
Composta martedì 20 gennaio 2015
Più mi osservo, meno mi soddisfo.
Un bufalo, un coniglio, un'otaria, un cane e un uomo hanno pressappoco sensazioni e reazioni simili se feriti nella carne. Perché l'uomo sottovaluta e trascura esageratamente questa realtà? La resurrezione della carne va intesa come un fenomeno cosmico propedeutico all'avvento del pensiero operante? E cosa può avvenire dopo il pensiero operante? Al momento, penso sia bene non infierire sugli animali per non ereditare troppo dolore ed infelicità.
Nascendo vivremo morendo.
Il giusto è destinato alle critiche plurime dei non giusti.
Avere madre e padre senza difetti è terribilmente innaturale.
La vera Intelligenza non è mai fiera di se stessa: conosce i rischi di scadere in Superbia o peggiorare in Criminalità.
Ogni essere vivente: un Cristo disatteso.
Amiamo Dio perché riconosciamo in Dio la completezza di ciò che personalmente ci manca. Critichiamo i sacerdoti perché supponiamo in loro la incompletezza che ci affligge. Ci resta difficile amare il nostro prossimo perché rileviamo in esso difetti che riteniamo di avere in noi già eliminato. Il "figlio dell'uomo" ci comanda di amare il prossimo proprio per quest'ultima ragione: amandolo incentiveremo in esso il suo miglioramento. Chi tende amorevolmente alla giustizia è un essere fecondo.
Vita Eterna! Cambiamenti ininterrotti!
La poesia spalanca nell'animo umano una finestra sull'eternità.