Trascorriamo gran parte della nostra vita immaginandone un'altra; mediante il pensiero, creiamo un mondo virtuale, parallelo a quello reale, in cui "cullarci" ed evadere, che pure soffre concretamente quando cozza contro le tante contraddizioni dell'esistenza.
Le sofferenze più difficili da sopportare sono quelle ingiuste.
Chi impiega il proprio tempo a raccontare degli altri, evidentemente ha ben poco da dire su sé stesso.
La mia unica valvola di sfogo contro le brutture di questo mondo è l'arte come espressione personale delle mie emozioni tormentate.
Parlare per esternare, tacere per sentire, ascoltare per comprendere.
Ci sono persone che la mattina si alzano con il preciso scopo di rendere difficile la vita degli altri.
Chi vuole buttarti giù, evidentemente non si trova alla tua stessa altezza.
Non ci sono più le donne di una volta, e neanche gli uomini di un tempo. Oggi tutti vogliamo fare tutto ciò che ci passa per la testa, ma nessuno ha la spina dorsale per farlo veramente, e diamo la colpa agli altri quando non ci riusciamo. Ci vogliamo sentire liberi di agire, ma poi abbiamo bisogno dello psicologo per capire cosa vogliamo veramente. Parliamo di più, ma non ci capiamo. Dovremmo essere più felici, ma non lo siamo.
Lascia che il passato sia solo il passato, non far sì che esso intacchi il tuo futuro. Vivi la vita per ciò che il presente può portare, non pensare a quello che ieri ha tolto. Perché ogni giorno sia un dono prezioso.
A volte, passare dal dolore è doveroso per arrivare a conoscere la propria vera forza.