Scritta da: Sebastian J. Melthon
Pubblicata prima del 01/06/2004
Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella danzante.
dal libro "Così parlò Zarathustra" di Friedrich Wilhelm Nietzsche
Bisogna avere in sè il caos per partorire una stella danzante.
Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.
Che differenza resta tra un convinto e un ingannato? Nessuna, se è stato ben ingannato.
Amo quelli che non sanno vivere che per sparire, poiché son coloro appunto che vanno al di là.
Io amo i grandi disprezzatori perché sono i grandi veneratori, e frecce del desiderio verso l'opposta riva.
Amo coloro che non cercano dietro alle stelle una ragione per tramontare ed offrirsi in sacrificio: ma coloro che si sacrificano sulla terra.
Amo colui che vive per conoscere.
[...] Amo colui che ama la sua virtù: poiché la virtù è volontà di tramontare e una freccia del desiderio.
Amo colui che non trattiene per sè una sola goccia del suo spirito, ma che vuol essere unicamente lo spirito della sua virtù: come spirito, varcherà il ponte.
[...] Amo colui l'anima del quale si prodiga, che non vuole ringraziamento e non restituisce: giacché egli dona sempre e non si vuol conservare.
[...] Amo colui che è libero spirito e libero cuore: così la sua testa non sarà che un viscere del suo cuore.
Il modo più perfido di nuocere ad una causa è difenderla intenzionalmente con cattive ragioni.
Mille sentieri vi sono non ancora percorsi, mille salvezze e isole nascoste della vita. Inesaurito e non scoperto è ancora l'uomo e la terra dell'uomo.
Io sono una selva e una notte di alberi scuri, ma chi non ha paura delle mie tenebre troverà anche pendii di rose sotto i miei cipressi.
Tutto ciò su cui si ragiona molto è fonte di dubbio.
Gli uomini vanno dietro a chiunque saprà convincerli che hanno perso la strada. Sono lusingati di venire a sapere che avevano una strada.
E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica.