Scritta da: Daniele De Patre
Non sarò sicuramente io a cambiare la tua vita, non sarò certamente io ad aiutarti, non sarò probabilmente io a sostenerti, ma stai sicuro di una cosa: non sarò io a farti del male.
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Non sarò sicuramente io a cambiare la tua vita, non sarò certamente io ad aiutarti, non sarò probabilmente io a sostenerti, ma stai sicuro di una cosa: non sarò io a farti del male.
Se mi avvicino a te non allontanarti, ti prego.
Non ti chiedo di venirmi incontro, ma di restare fermo.
Oggi camminavo per strada. Come spesso accade ho incontrato una persona che guardava insistentemente il mio incedere difficoltoso, provocando in me grande fastidio. Stanco di questo ripetersi ero tentato a maltrattarlo. Invece, ho cambiato atteggiamento; ho cominciato a fissarlo e fissarlo, fin quando nell'imbarazzo mi ha detto: perché mi guardi? Ho continuato a fissarlo, dopodiché ho risposto così: tu stai osservando il mio camminare "strano", io invece scruto il tuo pensare "assurdo". Io qualche certezza ce l'ho, tu invece... temo poche speranze.
Sono tante le cose che non vanno su questa terra.
Non sarò certamente io a cambiare il mondo;
se nemmeno tu pensi di riuscirci, chi lo dovrà fare?
Ho una proposta: siamo in due, almeno proviamoci.
Qualcosa dovremo pur fare!
Della nostra vita non abbiamo grande controllo, forse per un dieci o venti per cento. Quindi, quel poco di cui disponiamo, non affidiamolo agli altri.
Se invece di sentire, imparassimo ad ascoltare, forse capiremmo molto di più.
Se vuoi, cammina al mio fianco. In due sarà più difficile perderci.
Siamo in tanti che parliamo ma non diciamo.
Siamo in tanti che sentiamo ma non ascoltiamo.
Siamo in tanti che guardiamo ma non vediamo.
Ecco perché non ci capiamo...
Troppe volte stiamo male perché non ci vogliamo bene...
Quando capì che tutto passava dalla fatica e dalla sofferenza, l'accettò, ma non con rassegnazione. Lottò più di prima, meglio di prima.