Le migliori frasi di Davide Capelli

Scrittore naif, nato giovedì 18 luglio 1957 a Cremona (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Poesie, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: Davide Capelli
Camminavo lungo le strade della città, con i miei fogli in mano...
Regalai una poesia d'amore a una donna stupenda che, salendo velocemente sull'auto di lusso me la restituì dicendo: Non voglio niente, non ho tempo, grazie!
Passai vicino a una fabbrica e vidi alcune giovani donne pranzare sedute in un prato. Mi avvicinai e donai loro alcune mie poesie d'amore. Mi guardarono e ridendo, tutte insieme, me le restituirono: Non vedi che dobbiamo mangiare? Cosa vuoi farci leggere? Non abbiamo tempo.
Mi incamminai allora lungo i vecchi navigli e voltai in un piccolo vicolo, una vecchia seduta vicina alla porta, ricamava...
Mi avvicinai, le donai una mia poesia d'amore, la guardò appena e, restituendomela, mi disse: ah l'amore... ormai son vecchia non ho più tempo.
Venne la sera... mi incamminai stanco e deluso lungo una strada buia.
Vidi un fuoco lontano, nell'oscurità, e mi avvicinai.
Due gomme d'auto bruciavano nel campo e una puttana poco vestita e infreddolita si scaldava come meglio poteva attendendo qualcuno.
Mi avvicinai e, un po' incerto, le donai una mia poesia d'amore...
Lei mi guardò senza dire nulla, si sedette vicino al fuoco e la lesse lentamente, prendendosi tutto il suo tempo... e pianse.
Davide Capelli
Composta mercoledì 12 ottobre 2011
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    Scritta da: Davide Capelli
    Nei locali di Saint Tropez e in altri locali, sparsi per il mondo, per i cosidetti "vip", una bottiglia di champagne arriva a costare anche cinquantamila euro e c'è gente che ne beve decine in una sera. Questo accade mentre due terzi dell'umanità muore di fame e di sete. Io spero che esista un Dio e spero che sia incazzato come me!
    Davide Capelli
    Composta giovedì 5 gennaio 2012
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      Scritta da: Davide Capelli
      Un ragno... uno stramaledetto schifosissimo ragno!
      Di quelli con le zampe lunghe e sottili, enormi... che tessono ragnatele e succhiano mosche.
      Schifoso maledetto ragno!
      Arrotolo il giornale e ti spiaccico sul muro, maledetto!...
      Poi, d'improvviso, mi fermo... prendo un foglio di carta, lo faccio scivolare sotto al ragno e lo porto su davanzale della finestra aperta... vattene al tuo destino!
      Me ne torno a letto, sereno, felice... sono riuscito a sconfiggere quell'assassino testa di cazzo che c'è in me.
      Davide Capelli
      Composta giovedì 17 febbraio 1977
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