Scritta da: Eclissi
in Frasi & Aforismi (Vita)
Chissà perché la notte, come la gomma, è di un'infinita elasticità e morbidezza, mentre il mattino è così spietatamente affilato.
dal libro "Sonno profondo" di Banana Yoshimoto
Chissà perché la notte, come la gomma, è di un'infinita elasticità e morbidezza, mentre il mattino è così spietatamente affilato.
No, la colpa è della notte.
In una notte con un'aria così pulita, le persone finiscono col raccontarsi. Senza accorgersene, aprono il proprio cuore e, rivolte a chi gli sta accanto, cominciano a parlare come se stessero confessandosi con delle stelle che splendono nello spazio.
Le persone non vogliono soffrire né tantomeno vivere nel terrore, desiderano soltanto essere felici. Siamo tutti fatti così, per cui se ti rendi conto che un tuo comportamento potrebbe ferire qualcuno, devi modificarlo.
Non ricordavo più se in passato mi fosse già accaduto, ma nell'affrontare il buio che ognuno ha dentro di sé dopo una ferita profonda, distrutta dalla stanchezza, all'improvviso un'energia sconosciuta aveva cominciato a riemergere.
Chissà perché quel senso di inspiegabile malinconia non si staccava mai da me, come il pensiero di una luna che brilla lontano mentre mi immergo nel fondo della notte, una notte che mi tinge di blu fino alla punta delle dita.
E sono arrivata alla conclusione che io non son affatto speciale. Ho semplicemente dovuto affrontare un po' più cose degli altri, un po' prima.
Soluzioni di questo tipo sono davvero affascinanti: le cose avvengono proprio nel momento in cui stai per convincerti che non ci sia più niente da fare. Se, invece, aguzzi l'ingenio senza darti per vinto, la soluzione arriva all'improvviso, da un luogo del tutto inaspettato, sotto una forma quasi ridicola.
Come mai succede spesso che delle persone amiche riescano a intuire da alcuni impercettibili segni, diverse cose che sarebbero dovute restare nascoste? Quando, e come, le hanno sapute, visto che nessuno ha fatto nulla perché le sapessero?
È un dubbio che mi ha sempre assalito più volte nel corso della mia vita.
È una sensazione simile a quella di chi, in una casa dove salta la corrente, va avanti dritto e senza esitazioni lungo il corridoio buio diretto all'interruttore generale. Oppure di chi avendo fatto cadere una cartolina dietro la scrivania, cerca di avvicinarla usando una riga. Sebbene si conosca l'oggetto, lo si possa toccare con mano e ci si muova in modo normale, per qualche ragione non lo si può vedere chiaramente. È la stessa sensazione frustrante e precisa.
Con tutta me stessa avrei voluto fermarmi: smettere di camminare, smettere di vivere. Il pensiero che ci sarebbe stato un domani, e poi un dopodomani, e poi una settimana, non mi era mai sembrato tanto insopportabile. Continuare a vivere nei giorni a venire con quella sensazione di sconforto totale mi ripugnava. Mi era ingrata anche la mia stessa figura che percorreva le strade come quelle di qualsiasi altro passante notturno senza rivelare lo scompiglio che aveva dentro.
Se si fanno dei progetti concreti, se si coltivano le proprie ambizioni, se ci si dà da fare con umiltà, se si aguzza l'ingegno, i sogni diventano realtà.
Si possono dare alla luce anche cose che non hanno mai avuto una forma in questo mondo, e le si può far crescere nel tempo. Noi esseri umani abbiamo una forza incredibile. Una forza che non verrà mai meno, nonostante ci sia qualcuno che faccia di tutto per disperderla, contenerla e sopprimerla.