Scritta da: Elisabetta
in Frasi & Aforismi (Abilità)
Il perfetto uomo di mondo sarebbe colui che non fosse mai né dubbioso né precipitoso nel prendere le sue decisioni.
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Il perfetto uomo di mondo sarebbe colui che non fosse mai né dubbioso né precipitoso nel prendere le sue decisioni.
La vera vita del pensiero dura soltanto fino al confine delle parole: oltre il pensiero muore.
Ogni volere scaturisce da bisogno, ossia da mancanza, ossia da sofferenza. A questa da fine l'appagamento; tuttavia per un desiderio che venga appagato, ne rimangono almeno dieci insoddisfatti; inoltre la brama dura a lungo, le esigenze vanno all'infinito; l'appagamento è breve e misurato con mano avara.
Anzi, la stessa soddisfazione finale è solo apparente: il desiderio appagato dà tosto luogo a un desiderio nuovo: quello è un errore riconosciuto, questo è un errore non conosciuto ancora. Nessun oggetto del volere, una volta conseguito, può dare appagamento durevole... bensì rassomiglia soltanto all'elemosina, la quale gettata al mendico prolunga oggi la sua vita per continuare domani il suo tormento.
Non è tanto importante quello che sta avvenendo quanto quello che noi pensiamo stia avvenendo.
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato.
Ciò che rende socievoli gli uomini è la loro incapacità di sopportare la solitudine e, in questa, se stessi.
Nelle persone di capacità limitate la modestia è semplice onestà, ma in chi possiede un grande talento è ipocrisia.
La gente comune pensa soltanto a passare il tempo, chi ha ingegno a renderlo utile.
Immaginiamo che qualcuno, per esperienza propria o perché glielo fanno notare gli altri, riconosca un grave difetto del proprio carattere e se ne rammarichi, proponendosi con fermezza e sincerità di migliorarsi e di liberarsene: ciò nonostante, alla prima occasione, quel difetto avrà di nuovo libero corso. Nuovo pentimento, nuovo proposito, nuova ricaduta.
La malinconia attira, il tedio respinge.