Ci sono giorni belli; pieni di sole e, in questi, i "compagni di merenda" non mancano. Poi ci sono quelli brutti e nebbiosi in cui ci si apparta in una silente tristezza. E poi ancora ci sono quelle giornate buie e nere in cui aneli una parola di conforto; un volto amico nei cui occhi leggere un sorriso, magari contagioso, ma è proprio in questi, che sono tutti indaffarati e distratti.
C'è sempre qualcuno che in un modo o nell'altro riesce a spegnere la luce sul nostro viso. Per fortuna, c'è sempre qualcun altro che miracolosamente la riaccende. Grazie.
Nei giorni malinconici la pioggia è una triste alleata. Ogni goccia bisbiglia inquietudine.
Solo chi ci vuol veramente bene ci farà notare i nostri errori. Solo chi tiene veramente a noi, oserà muoverci una critica. Solo gli amici leali ci diranno quando il nostro viso è sporco. Chi invece se ne frega di noi guarda, tace e passa oltre.
Un abbraccio per scaldarci il cuore, per dividere la tristezza, per raddoppiare la gioia.
Viviamo la vita un po' così, come seduti in una stazione ad aspettare chissà chi, o decidere di andare chissà dove.
Il computer ha tanta memoria ma non ha ricordi. Io ho molti ricordi e una memoria molto capiente.
Le persone felici si prodigano a rendere felici anche altri. Gli infelici si spendono a dismisura per rendere altri infelici e recar loro danno; ognuno regala ciò che possiede dentro.
Quando aggredisci chi ritieni sia inferiore a te, prova ad immaginare come ti sentiresti tu di fronte a chi è più forte. Quando ferisci chi pensi sia più debole, prova a metterti nei suoi panni.
Ci sono quelli che sparlano e spettegolano, e sono il problema. Poi ci sono quelli che ascoltano e ci credono, e questo è il dramma.