Scritta da: Anna R. Di Lollo
Il coraggio è anche quella bizzarra vena di follia che ti spinge verso il tentativo, pur stringendo in mano la certezza che nessuna speranza di riuscita sia possibile.
Composta domenica 24 gennaio 2016
Il coraggio è anche quella bizzarra vena di follia che ti spinge verso il tentativo, pur stringendo in mano la certezza che nessuna speranza di riuscita sia possibile.
Tutto ci è permesso sottrarre e rubare dal cuore per il quale sinceramente ardiamo e che ripaghiamo, ma nulla dovremmo permetterci di toccare in uno che non amiamo e indifferentemente trattiamo.
I ricordi sono la linfa vitale del passato, gli scorrono sotto pelle rifocillandolo, garantendogli nutrimento ed eterna giovinezza. In tal modo esso può modificarsi, mimetizzarsi, nascondersi, fingersi estinto, ma di certo non muore mai.
Ciò che è facile, non semplice, balza subito agli occhi e alla mente, illudendo di risolvere ogni cosa. Ma è nell'impervietà che si nasconde la soluzione ultima.
I nostri tempi richiedono forza e tenacia inaudite. Vietato arrendersi al disorientamento e alla paura, anche a costo di racimolarne le briciole rimaste nell'ultimo e più remoto cassetto del nostro animo.
Si dovrebbero invidiare i fiori che, a dispetto di qualsiasi tempesta, sbocciano incuranti del destino che li aspetta.
Che parola stravagante "dettaglio". Apre le porte a un mondo altro fatto di attenzioni per le piccolezze, le minuzie, le particolarità, per tutte quelle (apparentemente trascurabili) divisioni della realtà in cui ognuno s'evolve in una propria forma di singolarità.
La donna, non l'uomo, è stata l'ultimo tassello della creazione.
Non dorme il poeta. Insonne, veglia sulla grazia delle sue parole.
Vecchia, saggia, canuta fata, la neve si presenta al mondo come sempre più raro evento. Cancella il tempo, modifica lo spazio, purifica e acceca con la sua casta luce, ci riporta bambini. L'intero universo zittisce dinanzi ai suoi racconti antichi. Narra di ere lontane, di arcani, magie, incantesimi. Racconta misteri di cui è unica detentrice. Lieve giunge, conquista ogni cosa su cui lo sguardo possa appoggiarsi, e poi, con la medesima leggerezza, fugge via. Impalpabile rapisce i nostri sensi, come il più bello e inafferrabile dei sogni che, da svegli, si dissolve come fiocco al tocco del nostro calore. Ogni meraviglia è fatta per gli occhi, per i pensieri che ci costruiamo intorno, per i desideri, mai per la sola realtà. Eterea la neve continua a scendere e a cantare il suo elogio alla spiritualità, alla leggiadria dello stupore, all'effimera felicità.