Scritta da: mor-joy
L'eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.
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L'eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.
Quando si scrive si è soli, ma è come vestirsi, non si fa mai solo per se stessi.
In estate non penso quello che devo indossare perché meglio stare leggeri.
In inverno metto il cappotto e quello che c'è sotto non si vede.
È l'autunno e la primavera che rimango fregata, devo mettere vestiti non troppo pesanti né troppo leggeri; meno male che stanno scomparendo le mezze stagioni, faremo meno spese: o costume o cappotto.
Se le parole fossero vestiti, si andrebbe in giro nudi.
L'abito è la prima maschera con cui il genere umano è abituato a nascondere o ad amplificare le frustrazioni, gioie, passioni, tristezza, rabbia, malinconia, gioia che la vita ci regala.
"Spogliamoci" da questa condizione quando ci confrontiamo con l'altro e autenticheremo i nostri rapporti.
Aggiungere materia alla materia porta solo all'implosione della stessa.
Vorrei tanto che l'abito non facesse il monaco...
I primi uomini di cosa si vestivano?
Sono passati i secoli, i millenni, da allora, ma a me non sembra che sia cambiato il motivo che ci spinge a vestirci.
E allora?
Io mi chiedo: perché spendere cifre esorbitanti per una comune "foglia di fico"?
Spesso veniamo giudicati per come siamo vestiti, per il nostro aspetto esteriore, poche volte invece per come siamo dentro, per le nostre emozioni.
La moda passa, lo stile resta.
Un abito logoro a volte nasconde un cuore integerrimo.