Trama del film Tim Hetherington: dalla linea del fronte

Il 20 aprile 2011, poco dopo l'uscita del suo documentario Restrepo - Inferno in Afghanistan, e dopo sole sei settimane dalla partecipazione alla cerimonia degli Oscar in cui aveva ricevuto una nomination, il fotografo e regista Tim Hetherington venne ucciso da un colpo di mortaio nella città di Misurata in Libia, dove stava seguendo le vicende della guerra civile. Morì dissanguato nel retro di un camioncino mentre veniva trasportato di corsa all'ospedale, confortato da una fotoreporter spagnola che gli teneva la mano e cercava di farlo restare vigile. Finiva in quei momenti una brillante carriera decennale, nella quale Hetherington non si era solo occupato di seguire storie drammatiche dal fronte come in Liberia e in Afghanistan, ma aveva oltrepassato i confini convenzionali della creazione di immagini per diventare uno dei giornalisti più importanti della sua generazione.In Tim Hetherington: dalla linea del fronte, il giornalista e scrittore Sebastian Junger (autore dei libri La tempesta perfetta e War. Come i soldati vivono la guerra) e co-regista di Hetherington in Restrepo - Inferno in Afghanistan, ripercorre il lavoro del suo caro amico nei campi di battaglia per svelare che cosa lo rendeva un talento così singolare e un essere umano straordinario. Inoltre, il film mette in luce i rischi incredibili che corrono i reporter di guerra professionisti, in un momento in cui la frequenza delle morti nelle zone di guerra è sempre più alta.

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