Trama del film Il nemico: Un breviario partigiano

Per il settantesimo anniversario della Liberazione il Comune di Gualtieri (Reggio Emilia) chiede un intervento sul tema a Massimo Zamboni, chitarrista e co-fondatore (con Giovanni Lindo Ferretti) dei CCCP. Partendo dal proprio passato familiare, il musicista viene a conoscenza di un episodio cruciale (che darà luogo anche al suo romanzo L'eco di uno sparo, appena uscito per Einaudi): il padre di sua madre era fascista e fu ucciso da un gruppo di partigiani nella campagna reggiana nel febbraio del '44. Ciò innesca in Zamboni un processo di discesa non solo in una "questione privata", ma in una riflessione più ampia. Ancora più rilevante perché a esporla alla macchina da presa è un appartenente a una delle formazioni più radicali della scena italiana («Reggio Emilia è la città più rossa di tutte, l'idea di non fare i conti con questo era impossibile», dice Zamboni parlando degli esordi). Va da sé che tale riflessione non può darsi senza inclusione e sforzo di comprensione delle ragioni dell'Altro.

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