Commenti a "Dobbiamo avere fede che la ragione produca la..." di Abraham Lincoln


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postato da , il
E' un peccato: era almeno una schiavitù onesta, perché inequivocabile.
Oggi, invece, neanche gli schiavi sanno più con certezza di essere tali, giacché vengono convinti, e spesso si convincono, di essere lavoratori, contribuenti, cittadini... popolo sovrano, insomma.
Bella fregatura.
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postato da bluedeep, il
Fortunatamente la schiavitù con le catene è stata abolita ...
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Firmato: Platone.  : )))
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E fai bene: fu, in pratica, solo per aver proposto qualcosa, che il povero Platone fu venduto come schiavo sul mercato di Egina...
    Tuttavia, io credo di fiutare da che parte soffia il vento. E mi spiego.
    Da 400 anni a questa parte, le cose migliori che l'uomo ha prodotto le ha prodotte in campo scientifico. La scienza ha realizzato a sua volta due cose: da un lato una tecnologia che avanza con progressione non aritmetica, ma geometrica.; dall'altro (finalmente) una "discesa in campo" sempre più massiccia sul terreno della filosofia, tanto che quest'ultima ha dovuto difendersene (dalla scienza-tuttofare) invocando la propria attinenza ai principii ed ai fini, e non ai meccanismi naturali delle cose, dell'uomo e del mondo (che sono territorio della scienza).
     Poco altro ancora, secondo me, e la scienza tornerà alla carica, esprimendo una vocazione politica. Già oggi i plutocrati HANNO BISOGNO al loro soldo, o al loro seguito, o in loro sostegno, dei tecnocrati (cosa è mai Monti, se non un tecnocrate? E guarda la gente di cui è solito circondarsi il presidente degli Stati Uniti). Secondo me, prima o poi si creerà una elìte di scienziati e tecnocrati in grado di dire ai buffoni cui siamo abituati (cosa peraltro già in corso in Italia, ancora una volta all'avanguardia storica degli eventi e dei guai): "dateci i comandi, ché se continuate a guidare voi ci sfracelliamo!".
     Ciò che ci rovina (ma ancora per poco tempo) è questa maledetta "democrazia", per cui ancora la "communis opinio" (fomentata da politici di professione e centenari ma anche un po' sornioni  "padri della patria") ritiene che chi guida l'aereo debba essere sostenuto dalla ipotetica, insignificante, cieca ed ultra-ig*norante "volontà popolare". Ma prima o poi la gente si renderà conto che siamo su un aereo a reazione, il cui pilotaggio non può essere oggetto di decisioni a maggioranza, ma deve essere affidato a gente che SAPPIA FARE IL MESTIERE DI PILOTA.  Già anzi comincia a rendersene conto. Non ti dico poi se, invece che capitare una catastrofe economica, arriva una catastrofe naturale di dimensioni planetarie o quasi. A quel punto, i buffoni si alzerebbero da soli dai posti di comando. Non per ritrovata onestà di comportamenti, ma PER SCAPPARE.
     Giunti a questo punto, si formerà una OLIGARCHIA di scienziati e tecnocrati, dalla quale emergerà di riffe o di raffe il tiranno illuminato.
      In quest'ultima  fase, e solo in quest'ultima fase, sarà proponibile e razionale correre, alla maniera di Platone, il rischio di essere venduti come schiavi sul mercato di Egina.  :))
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postato da , il
La verità è che le "democrazie" hanno fallito, dappertutto. Basti guardare alla tanto conclamata "democrazia" americana, in cui senza pagare non puoi neanche essere curato in un ospedale. In cui per diventare deputato, o senatore, o presidente, devi avere alle spalle finanziamenti colossali e mass media venduti (cose che costano soldoni in termini di compromessi). In cui va ormai a votare sì e no il 40% della gente. In cui niente meno che l'amministrazione Obama (stiamo parlando del meglio in circolazione quanto a progressismo) non può (stanti le premesse di cui sopra) che schierarsi dalla parte di Israele nell'ennesima occasione di sopraffazione nella striscia di Gaza.
    E' EVIDENTE che, nel risibile guazzabuglio del suffragio universale proprio delle "democrazie", i migliori si astengono (perché nauseati) dal partecipare alla vita politica, e viene a galla, quanto agli eletti, un manipolo di arrivisti impreparati e senza scrupoli; quanto agli elettori, nella migliore delle ipotesi, il prevalere dell'l'idea della maggioranza rappresenta (volendo dare a quell'idea un voto in termini scolastici), al massimo un 6 meno meno se non un 5 o un 4.
     Perché LA MAGGIORANZA NON HA MAI FATTO NE' CULTURA, NE' PROGRESSO, NE' CIVILTA', ma è sempre stata al traino dei migliori: migliori, peraltro, che le "maggioranze" sono sempre state incapaci di riconoscere, in qualsiasi campo dello scibile e delle attività umane: scienze, arti, professioni hanno sempre visto l'eccellere di pochi, compresi esclusivamente da chi aveva COMPETENZA per comprenderli. E non dalla Mariuccia di turno, che vota Fede o Berlusconi o chiunque perché "gli è simpatico" e non capisce una mazza di alcunché.
    In definitiva il "mito" della democrazia, tanto conclamato dai vecchi papaveri e barbagianni di cui siamo costretti a fregiarci,  fa ormai il paio con la costrizione dei calciatori della nazionale a cantare l'inno di Mameli prima delle partite di calcio: fa cioè RIDERE, come fanno ridere quei ragazzotti in calzoni corti che si dichiarano "pronti alla m0rte" nella più futile, stucchevole ed innocua delle circostanze. Perché non c'è m0rte sui campi di calcio, allo stesso modo in cui non c'è democrazia alcuna nelle "democrazie".

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