Commenti a "Ci piace ciò che ricordiamo piacevole. Non ciò..." di Dario Pautasso


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postato da bluedeep, il
Ok , ma se l' uomo , come tu stesso asserisci  nel tuo ultimo commento per spiegare il senso della frase , sentisse più piacevole il ricordo delle cose  accadutegli piuttosto che  il vivere le cose  , egli  non starebbe  effettuando una scelta razionale nella quale si scarta - per l' appunto - il godimento pieno del vivere un avvenimento  , in favore del piacere del ricordo di quell' avvenimento  !
Inconsciamente , incondizionatamente e naturalmente egli è orientato a tale soluzione , o forse è incapace di fare altrimenti.
Per questo Pavlov mi è venuto in mente !
Tuttavia anche elaborando un percorso logico che arrivi a spiegazioni contrarie a queste , che  - quindi - individuino la coscienza come soggetto "cosciente"  della scelta , ebbene  rimarrebbe ancora da trovare una risposta ai risultati degli esperimenti di Benjamin Libet dai quali si è potuto osservare che  Il cervello agisce prima che la coscienza ne sia informata , cosa che riporterebbe all' inconscio la " volontà " precisa di preferire il ricordo alla cosa vera e propria.
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postato da , il
Pavlov faceva studi per comprendere come il cervello controllasse anche le funzioni fisiologiche oltre a quelle prettamente psichiche. E pacioccava con i suoi bei cani.
No Pavlov non c'entra niente direi.
Io penso che l'uomo sia più bravo e elogiare un ricordo anche se di qualcosa di effettivamente mediocre, che godere di qualcosa di sublime nel momento in cui si compie, perchè nel ricordo c'è sempre un pizzico di fantasia che cancella tutte le sfumature spiacevoli.
Farfalloni a parte ;)
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postato da bluedeep, il
Ciao , la tua frase  probabilmente intende  fare  osservare la maggiore capacità dell' uomo di godere del ricordo delle cose , rispetto a quella che egli possiede di godere delle cose stesse  nel momento in cui le vive, senza - evidentemente - nessun  collegamento con il  famoso professore russo .
Tuttavia a me ha fatto pensare ai riflessi incondizionati  ed a quelli condizionati  , degli organismi superiori - eccezion fatta per l' essere umano -  studiati da Pavlov.
Ci tengo ad escludere l' uomo perchè : se la tignola continua a volare sulla fiamma  anche dopo essersi bruciacchiata le ali per più di una volta , alcuni uomini  sono terribilmente somiglianti ai lapidotteri.
A ben pensarci , questa potrebbe - o vorrebbe-  essere una " riflessione incondizionata" :-)
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postato da , il
Non colgo specificatamente il nesso... ma può darsi!
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postato da bluedeep, il
Ivan Pavlov ?

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