Commenti a Il prigioniero di Roberto Pozzi


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Cara Silvia, vviamente Sandro Penna e Prevert non li hai mai letti eheheheheheh..... e se citassi Walt Whitman?  Nurallah Berk? qui si parla di sensibilità, secondo te, ma secondo me regna l'ignoranza..... mentre quando io parlo di "banalità"  lo faccio  per cognizione letteraria.... PS: spero non sia anche tu una poetessa perchè la metafora delle "orecchie indurite" è raccapricciante tanto è scientificamente insensata... casomai le oreccchie possono essere "tappate".... e il cuore "indurito".... del resto anche la citazione, pure imprecisa, sulla libertà, nel tuo messaggio precedente, cadeva a sproposito.....
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é una questione anche di gusti...a me neruda non piace!
ma non era questo il nocciolo della questione....evidentemente quando si parla di sensibilità qualcuno ha le orecchie indurite....
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Cara Maria e caro Robert, per favore non diciamo stupidaggini. Nessuno limita la vostra  libertà di pensiero.... ... potete scrivere tutto quello che volete, poesie, presunte poesie, tentativi abortiti di poesie e opinioni positivissime su tutte queste.... ma io ho la libertà di poter esprimere la mia opinione, o è obbligatorio esprimere solo pareri positivi????? Caro Robert, avere libertà non vuole dire avere l'appoggio di tutti..... se vedi te stesso come un artista dovresti ben saperlo... ed essere intelligenti non vuole dire ascoltare solo le cose che ci fa piacere sentirci dire, ma vuol dire anche sapere accettare delle critiche e fare dell'autocritica. A tutti capita di sentirsi soli al mondo, a tutti capita di sentirsi infelici e irrealizzati (specie in adolescenza) ma non tutti diventano automaticamente artisti per questo. Ho il massimo rispetto per la sofferenza altrui, e capisco che scrivere possa essere una valvola di sfogo, ma al mondo ci sarà sempre chi potrà pensare che hai scritto delle banalità, e questo non è da considerare un attacco alla tua libertà, ma è solo libertà di pensiero.... ti auguro di continuare a scrivere, che questo ti faccia sentire meglio, e che magari col tempo impari anche ad accogliere una critica. Allora forse ti sentirai meno a disagio al mondo, e davvero più "libero"
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Ti ringrazio ancora Maria per il tuo sostegno in difesa della tua e della mia  liberta' di pensiero...ciao Robert
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Allo sconosciuto di Fuori dal coro posso solo rispondere ...non ricordo esattamente la frase ma andava piu' o meno cosi' ...La mia mia liberta ' finisce quando la tua inizia...quindi ognuno e' libero e quindi puo' esprimere il proprio pensiero a patto che rispetti quello degli altri!

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