Commenti a I Fiori di Aldo Palazzeschi


8
postato da , il
Sig. Impenitente, per Sua grazia parzialmente manifestatosi come Antonio P., mi spiace deluderla, ma sinché non riuscirà a trovare la forza e il coraggio di palesare il suo nome e cognome non le fornirò alcun approfondimento.
La richiesta mi viene infatti rivolta con un pluralis maiestatis ("ci" chiarisca) che mi sembra risi*bile in bocca ad un... anonimo impenitente qualunque.
Inoltre, mi pare di aver espresso la mia opinione in maniera facilmente comprensibile; e che la stessa sia stata di fatto compresa e addirittura condivisa da molti.
Infine, la richiesta finale (quella che io mi esprima circa una "cura") mi appare palesemente provocatoria, ricordandomi peraltro una forma mentis ed una squallida ars loquendi di mia conoscenza...  : ))))
Ma a quest'ultima domanda le risponderò, perché non sia mai detto che non fornisca adeguata terapia a chi me ne avanzi richiesta.
La terapia è semplice: continuare a voltolarsi nel fango.
A furia di girarsi e rigirarsi ben bene, prima o poi ne viene lo sch*ifo.
Questo accade di solito; ma possono anche passare anni o decenni...
E comunque non prometto alcun risultato.
7
postato da , il
Sig. Giuseppe Freda, la sua è, come correttamente dichiara, una "opinione" e credo nessuno la crocifiggerà per questo.
Ciò nonostante la sua stroncatura è così pesante che merita un approfondimento. La prego, quindi: definisca meglio quel qualcosa che deve esprimere i sentimenti dell'animo umano. E definisca meglio in che senso i sentimenti sono sacri per la loro stessa natura.
Ci chiarisca poi: dove legge la sostanziale volgarità nel sentire; in cosa si manifesta la visione distorta del Palazzeschi;  in che modo si palesa la fantasia malata di cui parla; in ultimo, già che ci siamo, ci renda edotti circa la cura per guarire la malattia dello spirito che, a suo dire, affligge il Palazzeschi.
La ringrazio fin d'ora.
Antonio P.
6
postato da , il
Io invece esprimo un'opinione fuori dal coro, prendendomene come al solito l'intera responsabilità.
La poesia è per me qualcosa di sacro: qualcosa che deve esprimere i sentimenti dell'animo umano. Sacri per loro stessa natura.
In questo componimento io leggo viceversa solo volgarità: non formale, ma sostanziale. Volgarità del sentire. Visione distorta. Fantasia malata. Malattia dello spirito.
Quindi il mio voto è zero.
L'avesse scritta anche Dante Alighieri.
Crocifiggetemi pure.  : )))
5
postato da , il
povera noi, sempre più è inbastardita l'amore,
la dignità sta per scomparire,
il morale anche,
oppure tutti sognano dell'Amore, di quello vero, di quello grande travolgente,
qualcosa non torna...
:-)
4
postato da , il
veramente un ventata d'aria fresca .... original

Invia il tuo commento

Disclaimer [leggi/nascondi]

Guida alla scrittura dei commenti