Commenti a "Capisco perché i dieci comandamenti sono tanti..." di Konrad Adenauer


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Bene non complicava. Non aveva una tattica di pensiero.  " E' un pensiero non obbligato dal concetto". Bene non lo puoi capire perchè lui non mirava a nulla..si lasciava andare senza nessuna volontà di intenzione. "Si può solo dire nulla, destinazione e destino di ogni discorso, ma solo questo nulla è proprio quel che si dice. La verità come esperienza stessa del suo errore. Altro non resta che, in tutto abbandono lasciarsi comprendere dal discorso, senza la nostra volontà di intenzione. "Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che  non siamo..ciò che non vogliamo".  Con Bene si può fare solo una cosa..o non parlarne, o parlarne male. L'astratto non ha mai fatto male al mondo, sono la logica e la ragione i nemici del vostro tempo. L'astrattismo non va combattuto...perchè esso non combatte contro nulla. ma molti professoroni ancora non arrivano a capirlo.


Ma a parte C. B
quello in cui io credo,non è un "credo". E il mio desiderio più grande, è quello di non averne. Consideralo come un modo di rassegnazione, o semplicemente come un qualcosa al quale io personalmente non ne trovo interesse.



Arrivederci
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L'umanità semplifica, è vero..
Ma Bene complicava.
"Fate le cose nel modo più semplice possibile, ma senza semplificare".
Questa è la linea in cui credo.
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E che modo è per essere nell'impossibile, se ti identifichi in delle categorie. Ho smesso di cercare?..no..ho smesso di coltivare ros-pi scambiandoli per aquile. (Come fai tu). Di massoni ne ho conosciuti due. E quello che ho compreso di loro, è il fatto che non sono poi tanto diversi da una qualsiasi sett-a che tende a identificarsi con ideologie e credenze all'altezza di un  qualsiasi mago donascimiento  o vanna marchi.
Il loro grande architetto me lo sono mangiato tre volte e l'ho sp*ut*ato con gusto.

Salute.





“È con infinita agape, molto più che Schopenhaueriana, che ho compreso, senza per questo immedesimarmi, di essere di fronte a una platea di m*o*rti”
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E che modo è per essere nell'impossibile, se ti identifichi in delle categorie. Ho smesso di cercare?..no..ho smesso di coltivare rospi scambiandoli per aquile. (Come fai tu). Di massoni ne ho conosciuti due. E quello che ho compreso di loro, è il fatto che non sono poi tanto diversi da una qualsiasi setta che tende ad identificarsi con ideologie e credenze all'altezza di un  qualsiasi mago donascimiento  o vanna marchi.
Il loro grande architetto me lo sono mangiato tre volte e l'ho sp*ut*ato con gusto.

Salute.





“È con infinita agape, molto più che Schopenhaueriana, che ho compreso, senza per questo immedesimarmi, di essere di fronte a una platea di morti”
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Tu prova prima a leggere il Levitico, poi dimmi con sincerità se sei riuscito ad arrivare fino in fondo. Non è niente di difficile, e non c'è nulla da capire: è solo e semplicemente improbabile e un po' stucchevole "Parola di Dio".
    Quanto ai miei scheletri, tu coi tuoi ci danzerai, io invece danzo da solo, perché lo scheletro... sono io. E' una delle mie maniere di essere nell'impossibile.
    Quanto a ciò che chiami illusione, il ritenere aprioristicamente che chi cerca qualcosa, possibile o impossibile che sia, sia un illuso, è tipico di chi ha smesso di cercare, e si è fermato. Non va bene. Bisogna rialzarsi e andare avanti.
    Quanto infine alla massoneria, a mio avviso essa è:
1) necessaria, per far sì che il volgo profano si senta escluso dalle decisioni che contano, ed assoggettato al giogo dei potenti;
2) indispensabile, per far sì che il volgo profano, nelle sue farneticazioni dietrologiche e complottistiche, abbia qualcosa e qualcuno con cui prendersela;
3) provvidenziale, per potervi includere tutti coloro che al volgo profano appaiono fuori da una tranquilla logica di normalità;
4) estremamente pratica, perché serve perfettamente allo scopo di acquisire, tramite l'esercizio del do ut des, vantaggi personali (in dispregio del volgo profano);
5) antiquata, perché a tale ultimo scopo è molto più idonea, come scoperto ultimamente, una sana ed adeguata prostituzione;
6) inappetibile, perché l'appartenervi è sempre rientrato nelle mire del volgo profano, che appetisce sempre le cose sbagliate;
7) impotente, come dimostra quotidianamente il persistere, ad onta di ogni oscura manovra, di un volgo profano sempre più volgo, e sempre più profano;
8) esilarante sino ad essere talvolta anche un po' diuretica, come dimostrato dalla certezza, inculcata da taluni nel volgo profano, che vi appartenesse anche Mario Monti, tipico esemplare di gentleman pseudo-massone un po' allocco e da ultimo anche scoppiato;
8) indigesta e pesante, se la si pone a paragone di strutture molto più agili e snelle infinitamente più idonee a convogliare i favori delle masse plaudenti;
9) enigmatica, come dimostrato dal fatto che molti vi appartengono e nessuno lo ammette;
10) impossibile sino all'inesistenza, come dimostrato dal fatto che tutti coloro che ne parlano non hanno conosciuto mai un massone che sia un solo massone in vita loro.
      Un caro saluto scheletrico-levitico-massonico dal regno dell'impossibile e dell'illusione.  : ))))))))))
      (Speriamo non abbia capito che sono un massone).  : )))

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