Commenti a "Dichiaro guerra a me stessa facendo soffrire..." di Francesca Zangrandi


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opinioni! ci sono persone e persone. Io posso parlare solo di ciò che conosco, e conosco i problemi legati alla bulimia e all'anoressia. Ti posso garantire che è una richiesta d'aiuto e che molto spesso cade inascoltata perchè i genitori sono troppo presi dai propri problemi per accorgersi che i  figli soffrono. E soffrono anche se ricoperti di mille attenzioni e di tante cose inutili. Questo non giustifica i bulli che stuprano o se la prendono con chi non sa difendersi e nemmeno le anoressiche. Ma io non credo che si dovrebbe fare di tutta l'erba un fascio nè negare che di fondo ci sia un problema grave che andrebbe affrontato con coraggio.
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credo che qualsiasi cosa scritta sia assolutamente pensata e vissuta nell'attimo in cui la si scrive. Penso sinceramente di poter capire ciò che scrive e pensa Francesca. Tanti di noi, adolescenti e non, puniscono se stessi perchè non si accettano o pensano che gli altri non li ameranno mai per quello che sono. E per farsi accettare fingono di essere ciò che non sono. Da qui tutte le problematiche legate all'alimentazione (di cui purtroppo sono esperta avendone sofferto in età adolescenziale), ma anche tanti fenomeni come il bullismo o la dipendenza o la depressione. Certo non approvo un comportamento sadomasochista ma lo comprendo e riconosco che dietro questa guerra c'è una richiesta di aiuto. E chiedere aiuto non è semplice. Solo le persone intelligenti e umili sanno farlo.
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e dico una cosa... la cosa difficile è riuscire a fare questa guerra sapendo quello che costa sia a te che agli altri...per una persona come me che pensava solo al bene degli altri è stata dura...anche perchè lo facevo per capire me e quindi gli altri non capiranno...
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hai colto perfettamente la frase...grazie, veramente grazie
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Commentare questa frase è difficile, come difficile deve essere stato scriverla. Posso dirti che secondo me la felicità non esiste. Esiste però uno stato di grazia che si acquista con gli anni e con tanto lavoro. E questo stato di grazia si chiama pace interiore (che è appunto il contrario della guerra con cui inizia la tua frase). Questa pace si conquista anche attraverso la guerra e consiste nell'accettare se stessi smettendo di giudicarsi, smettendo di avere paura di deludere gli altri, accettando che nulla in noi è mai totalmente buono o cattivo, accettabile o inaccettabile, bianco o nero... imparando a vedere le sfumature che ci appartengono e che fanno di noi degli esseri irripetibili. Sarò impopolare ma posso dire che il dolore talvolta è necessario perchè fa uscire allo scoperto, perchè buca lo scudo, perchè fa cadere la maschera e quello che c'è dietro è l'essenza vera, il succo prezioso della nostra vita.Comunque io darò un voto altissimo alla tua frase perchè avere il coraggio di confessare le proprie fragilità, perchè chiedere aiuto non è cosa che tutti sappiamo fare.

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