Scritto da: Jade S

Amleto

Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli. Morire, dormire, nulla di più, e con un sonno dirsi che poniamo fine al cordoglio e alle infinite miserie naturale retaggio della carne, è soluzione da accogliere a mani giunte.
Morire, dormire, sognare forse: ma qui é l'ostacolo, quali sogni possano assalirci in quel sonno di morte quando siamo già sdipanati dal groviglio mortale, ci trattiene: é la remora questa che di tanto prolunga la vita ai nostri tormenti.
Chi vorrebbe, se no, sopportar le frustate e gli insulti del tempo, le angherie del tiranno, il disprezzo dell'uomo borioso, le angosce del respinto amore, gli indugi della legge, la tracotanza dei grandi, i calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri, quando di mano propria potrebbe saldare il suo conto
con due dita di pugnale? Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una vita stracca, se non fosse il timore di qualche cosa, dopo la morte, la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore, a sgomentare la nostra volontà e
a persuaderci di sopportare i nostri mali piuttosto che correre in cerca d'altri che non conosciamo? Così ci fa vigliacchi la coscienza; così l'incarnato naturale della determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero. E così imprese di grande importanza e rilievo sono distratte dal loro naturale corso:
e dell'azione perdono anche il nome...

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    Scritto da: Jade S

    Commenti


    151
    postato da , il
    riassunto di questa parte?
    150
    postato da , il
    Shakespeare oltre che grande poeta e scrittore era un raffinato filosofo... il suo essere o non essere esprime,  secondo me,  il dilemma se e' meglio nascere e vivere o non nascere per non soffrire.....
    149
    postato da , il
    Scusate, di chi è la traduzione?
    148
    postato da , il
    PENSO CHE HAMLETO ERA IN QUELLO STATO D'ANIMO PERCHE' NON AVEVA FEDE E NON SAPEVA  CHE FINE AVREBBE FATTO LA SUA ANIMA  MA SE AVEVA PAURA ERA PERCHE' NEL SUO INTIMO SAPEVA CHE ERA VENUTO AL MONDO CON UNO SCOPO BEN PRECISO  MORIRE RISOLVE I PROBLEMI TEMPORALI  MA NON QUELLI SPRITUALI  AMATE LA VITA PERCHE' E' LA PIU'GRANDE RICCHEZZA CHE ABBIAMO E VIVENDOLA SECONDO GLI INSEGNAMENTI EVENGELICI SAREMO SPIRITUALMENTE RICCHI  E NON AVREMMO PAURA DEL DI POI LA MORTE PERCHE'CI ASPETTA UNA VITA COMPLETAMENTE NUOVA CON LE NOSTRE FAMIGLIE  SAPPIATE CHE LE FAMIGLIE SARANNO INSIEME PER L'ETERNITA'   NON E' FORSE IL PIU'GRANDE REGALO CHE POSSIAMO ASPETTARCI DAL NOSTRO BUON PADRE CELESTE???
    147
    postato da , il
    P.s.   Mi sovviene una domanda, si ha più coraggio a continuare il viaggio terreno o a metter fine a codesto itinerante percorso..? Credo non si possa giudicare, pur volendo, per lo più, si può solo manifestare un'opinione.

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