Scritto da: Giuseppe LONATRO

Nello stesso pozzo


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...fai? Non hai più fame? - disse Marcello - dai apri la bocca, devi mangiare in qualche modo! Non puoi stare digiuno...".
Marcello non capì cosa stava succedendo in quel momento, in quel preciso istante, a quell'ora... erano le 13.25 circa di quel 14 giugno di un anno qualsiasi, in una stanza qualsiasi, in un mondo qualsiasi.
Un brivido scosse la schiena di Marcello quando vide il padre chiudere la bocca e girarsi di scatto verso il figlio e gli occhi cerulei come cristalli pieni di parole mai dette che lo fissavano, e in un attimo nella mente di Marcello iniziarono a scorrere immagini di una vita, di treni di primo mattino, di occhi incantati, di nubi, di strade di amori e di odi, di vite che si spezzano e di sogni che svaniscono.
Ad un tratto una folata di vento freddo invase la stanza anche se fuori un sole quasi estivo penetrava a forza tra le tende scostate, una luce che si incuneava dentro a quel letto di morte e Marcello che fissava il padre, quel padre che non urlava più, quel padre che non riconosceva il figlio, quel padre che aveva sconvolto gli ultimi mesi della ... [segue »]
Composto mercoledì 30 novembre 2005

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    Scritto da: Giuseppe LONATRO
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    A mio padre.

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