Scritta da: M. La Russa

Abissi

Nell'albeggiare incerto del crepuscolo vagano i miei pensieri
raggiungono una vetta incerta,
percorrono tortuosi tornanti e poi ripiegano
al punto di partenza.
È un rimando continuo alle mie barriere.
Vorrei sfidarle, demolirle, oltrepassarle
ma la viltà ha la meglio.
So di non poterti avere, di non poterti raggiungere,
di tornare ad amarti come un tempo,
il tempo dei ricordi.
Placidi gli abissi si preparano ad accogliere
le mie spoglie emozionali, il mio cuore vacuo di promesse.
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    Scritta da: M. La Russa

    Tante piccole biglie colorate

    Tante piccole biglie colorate
    riempiono i miei pensieri.
    Una ad una si snodano
    lungo il filo conduttore della mia esistenza terrena.
    Quella bianca abbacina
    di un ricordo che mi strazia.
    Poi la verde, la blu
    riemergono nel mio conscio
    con le loro gradevoli nuances
    di speranza e apertura: cieli azzurri.
    Ma ecco arrivare quella rossa: ardente, impetuosa
    come il mio amore perduto...
    figlio, dove sei?
    Torna da me, infilerò un'altra biglia,
    una perla per propiziare il tuo ritorno tanto agognato:
    eccola, rifulge d'un grigio
    talmente luminoso da richiamare le mie lacrime.
    Infilo una biglia sfaccettata, di venature incerte
    come incerto è il mio stare su questo mondo,
    in questo tempo.
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      Scritta da: M. La Russa

      È passato

      È passato quel tempo
      in cui si volava
      si aprivano gli occhi
      e si cantava.
      Arrivava calda
      quella emozione
      che riempiva cuore e occhi
      di colore.
      Il cielo si riempiva di promesse
      la luna porgeva
      il suo volto più dolce
      era cosi facile che m'innamorassi
      e altrettanto lo era che mi perdessi.
      Il dolore,
      arrivò puntuale
      mi trafisse gli occhi
      il cuore
      le mani.
      È passato quel tempo
      in cui si volava
      è tornato il tempo
      in cui si piangeva.
      Inconsolabile
      incommensurabile
      tragica
      vacantia.
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        Scritta da: M. La Russa

        Amore

        Ti seguo in silenzio
        guardando le ombre destate dalle tue braccia
        dalle tue mani adorate
        questo amore che si aggira furtivo
        vuole coglierti impreparato
        ma troppe lacrime ha destato
        per essere ignoto
        ad un cuore scalfito,
        roso da tremore e sofferenza
        ma al contempo da gaudio e freschezza.
        Troppe emozioni mi hai regalato
        per pretendere,
        adesso,
        che tutto sia dimenticato.
        Troppo il tripudio del mio cuore
        quando affacciandoti, mi dicevi: amore...
        troppa luce nei tuoi occhi che passava nei miei
        sfolgorante come un manto di dei...
        troppo giovane ho conosciuto l'estasi
        del tormento e della felicità, dell'angoscia e dell'eccitazione
        irrompente, divorante come candida illusione.
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          Scritta da: M. La Russa

          Occhi

          Occhi che osservano, inquisitori
          Occhi che ammaliano, iridescenti,
          Occhi che affascinano che intrigano
          Occhi che scrutano, che chiedono spiegazioni...
          Occhi che abbagliano di una luce indefinibile
          Occhi che piangono, aperti ad albe infinite
          Occhi... ma quelli che ti appartengono sono
          Belli, amorevoli, indescrivibili,
          Occhi che raccontano, di un amore senza fine.
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            Scritta da: M. La Russa

            Il buio

            Mi vide...
            mi voltai
            eccolo
            tutto era contenuto in quell'istante
            gioia febbricitante
            timore
            attesa
            silenzio
            perché non parlava?
            Le sue labbra erano inerti
            la piega beffarda
            lo sguardo inquisiva
            brividi
            avevo capito
            era lì per chiudere i conti
            la consapevolezza mi mozzava il respiro
            mi raggiunse l'anima
            era finita.
            Composta sabato 7 giugno 2014
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