Scritta da: Teodoro De Cesare

Mutae

Resti in ascolto del silenzio, parla ed è sincero
non ti perdona nulla
il silenzio è l'altro specchio di te
è quella cantilena eterna che cristallizza il tempo
è il vento che sibila sulla riva e le onde vi si infrangono.
Dopo aver ascoltato, ti sveglierai in un nuovo giorno
all'alba di tutto,
più vicino sentirai l'abisso e la voglia di sprofondare
di annullare te stesso: scomparirai lentamente.
I nomi non avranno più significato
i numeri nessun utilizzo
la misura delle cose sarà l'infinito.
E poi in un tempo immemore
potrai essere risvegliato da Lei
solo un sussurro alle tue orecchie
ma il riverbero sarà così assordante
che le tue lacrime saranno sangue
i tuoi sospiri macigni per l'anima.
Allora la vera esistenza sarà quella che non avevi visto
la parola che non avevi smesso di ascoltare
i versi che non hai scritto
la maschera che hai tolto e messo lì
sul cuscino di fianco.
Lì dove Lei più non bacia, non accarezza, non sussurra.
Ed è di nuovo silenzio.
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