Ho raccolto
mazzi di pensieri
Li ho recisi
da prati di illusioni
Ingabbiata
la mia partenza
in una foto
stavo immobile, in attesa
Tu mi hai preso per mano
Sei passato, ripassato
tessendo la mia vita
Hai spaccato il vetro
del silenzio
Il respiro tuo
ora è un velo
che avvolge
in una sciarpa di parole
il mio destino.
La vertigine arriva
all'improvviso
Il lampo squarcia
la buia solitudine
Fra lenzuola di baci
Nel letto costruito
dal tuo braccio
dondola l'eternità
Nei tuoi occhi
vedo tutta la ma vita
È capitato ed accadrà
ancora
Goccia che diventa marea
La sabbia scivola
sulle ore di una clessidra
da capovolgere
di nuovo.
Ritorno su quello
che è già stato
per annerire i capelli
e spianare le rughe.
Dimentico
le incomprensioni
Catturo
ceralacca di parole.
Sigillo
di quel primo bacio
che ci unisce ancora.
Dal tuo sorriso nascono
ciglia d'erba
Un ponte leggero di sguardi
che ci unisce
Le mani violano
i contorni dei nostri corpi
i sogni si scindono
dalle nostre dita
e planano nell'anima
Trabocca la gioia dalla voce
In unisono
Mi coccolo nel tuo abbraccio
Tu sei la mia casa
Un sorso di te soltanto
mi disseta
Un bacio muta le labbra
in dighe aperte
dove sgorga l'amore
Siamo acqua di sentimenti
e parole mute
Il respiro inonda le paure
Toccami
Voglio sentirmi vera
Toccami
Voglio dalla tua carezza
ritrovare
la mia luce.
L'indifferenza spopola
il sogno
di un domani.
Dietro l'inferriata
incateno la mia voce.
Sabbia di parole
raspa la gola
così sputo la mia essenza.
Lama di luce
conficcata
in un angolo di anima
fammi ancora vibrare.