Scritta da: Paolo V.

Ricominciare...

Non ho mai tenuto le tue mani,
osservato le sfumature degli occhi,
raccontato le mie paure, la vita, la mia felicità.

Non ho mai rinunciato agli impegni, rimandato lo studio,
trascurato i piaceri per donarmi a te,
per conservare il mio tempo migliore,
e il sorriso senza confine,
e la felicità senza scadenza,
in un bocciòlo di gioia trasparente
da porgere alle tue mani bianche di padre bisognoso.

Diplomi e lauree, brevetti, esperienze di vita, letture, corsi,
convegni, viaggi, attese, sogni e pensieri;
ho tessuto le esperienze più gloriose,
le preghiere più audaci,
ma come, come ho potuto non recepire, non comprendere,
non imparare la lezione più bella, la ricchezza più grande,
il sorriso più intenso, il dono più prezioso, la gioia più immensa!?

Non potrai mai capire, capire mai potrò, mai capiremo!

Ora ti chiedo, padre,
prestami le mie assenze,
rendimi ogni insolvenza,
regalami le mie mancanze donandoti a me,
dimostrami attraverso i tuoi occhi che non sono un vigliacco,
dimostrami che lo sono attraverso il perdono,
perché la tua presenza è la mia presenza,
il tuo sorriso è il mio sorriso,
il tuo silenzio è il mio silenzio.
Accompagnami, adesso, nel mio nuovo cammino
e non stare avanti, né troppo dietro,
ho bisogno di ricominciare... tenendoti per mano.
Paolo Tripodi
Composta mercoledì 29 marzo 2006
Vota la poesia: Commenta